Mi fanno esplodere il cervello e i testicoli quei gruppi di facebook che non dicono una sega, solo saluti e frasi di circostanza, come per strada con gli sconosciuti o in ascensore quando non sai che cazzo dire mentre hai la testa presa dai tuoi pensieri, pertanto rispondi col pilota automatico con le solite frasi fatte.
CRONACA DELLA GIORNATA
Capa branco: - Buongiorno amici!
- Buongiorno - Buongiorno - Buongiorno - Buongiorno..ecc, ecc...
Poi finalmente arriva il William Shakespeare del gruppo e scrive: - Buongiorno a tutti, anche se qui piove.
Finalmente una botta di vita, che stimola la creatività, la sovversione, ecco che qualcuno scrive : - Qui invece c'è il sole.
Un altro: - Beati voi al sud che avete più giornate soleggiate di noi del nord.
Ma si crea il vuoto, mentale.
La frase è eccessivamente complessa, per comprenderla appieno devono dar fondo a tutte le loro cognizioni geografiche e meteorologiche, si affaticano, l'entusiasmo scema.
Silenzio, vuoto.
Arriva mezzogiorno.
Capa branco: - Buon pranzo!
- Buonpranzo - Buonpranzo - Buonpranzo - Buonpranzo...ecc, ecc...
Qualche ardita allega la fotografia di cosa sta mangiando, che spesso sono masse informi e indecifrabili, per cui sembra abbiano vomitato nel piatto.
Ma uno vuol fare lo sborrone e scrive: - Ancora state mangiando, io ho finito e sto bevendomi il caffè.
Silenzio sbalordito.
Invidia, senso d'inferiorità, in alcuni affiora la consapevolezza di aver sbagliato tutto nella loro vita, è un bruttissimo colpo sapere che alle 12.54 mentre ti prepari da mangiare c'è chi ha già finito, come non bastasse si beve pure il caffè, alla facciaccia tua e al disastro della tua vita fallita.
Ma la gloria è effimera, è una sostanza volatile che quando credi di avere in pugno e la stringi con felice soddisfazione arriva un colpo di vento dal destino, senti che tutto è svanito, apri piano il pugno per controllare e vedi con orrore che nella mano aperta non c'è più niente, mentre affiora lo sconforto il destino sadico e beffardo fa passare un gabbiano, che ti bombarda una merda sulla mano aperta.
Infatti ecco che capita il castigatore degli sborroni, alle ore 13.06.
- Io ho finito di mangiare che non erano ancora le 12.30, è più di mezz'ora che sto guidando il camion in direzione Milano, beati voi che avete tempo!
Qualche breve commento tra l'ammirato e l'intimorito.
Silenzio, vuoto, sarà anche la sonnolenza postprandiale.
Qualcuno scrive "Ciao" a chi mette un mi piace ai suoi commenti che aveva scritto, poi un "Comestai?" "Benegrazieetu?" "Anchiograzie."
Arriva sera.
Capa branco: - Buona cena!
- Buonacena - Buonacena - Buonacena - Buonacena...ecc, ecc...
Vuoto e programmi televisivi serali.
Ore 11.34.
Capa branco: - Buona notte a tutti!
- Buonanotte - Buonanotte - Buonanotte - Buonanotte...ecc, ecc...
Una scrive: - Buona notte a tutti, sogni d'oro, è bello avere amici come voi che mi tengono compagnia e mi riempiono le giornate!
Una pioggia di mipiace e cuoricini.
Tutti a letto felici e contenti, di questa giornata e della loro vita.
Domani si replica.
CRONACA DELLA GIORNATA
Capa branco: - Buongiorno amici!
- Buongiorno - Buongiorno - Buongiorno - Buongiorno..ecc, ecc...
Poi finalmente arriva il William Shakespeare del gruppo e scrive: - Buongiorno a tutti, anche se qui piove.
Finalmente una botta di vita, che stimola la creatività, la sovversione, ecco che qualcuno scrive : - Qui invece c'è il sole.
Un altro: - Beati voi al sud che avete più giornate soleggiate di noi del nord.
Ma si crea il vuoto, mentale.
La frase è eccessivamente complessa, per comprenderla appieno devono dar fondo a tutte le loro cognizioni geografiche e meteorologiche, si affaticano, l'entusiasmo scema.
Silenzio, vuoto.
Arriva mezzogiorno.
Capa branco: - Buon pranzo!
- Buonpranzo - Buonpranzo - Buonpranzo - Buonpranzo...ecc, ecc...
Qualche ardita allega la fotografia di cosa sta mangiando, che spesso sono masse informi e indecifrabili, per cui sembra abbiano vomitato nel piatto.
Ma uno vuol fare lo sborrone e scrive: - Ancora state mangiando, io ho finito e sto bevendomi il caffè.
Silenzio sbalordito.
Invidia, senso d'inferiorità, in alcuni affiora la consapevolezza di aver sbagliato tutto nella loro vita, è un bruttissimo colpo sapere che alle 12.54 mentre ti prepari da mangiare c'è chi ha già finito, come non bastasse si beve pure il caffè, alla facciaccia tua e al disastro della tua vita fallita.
Ma la gloria è effimera, è una sostanza volatile che quando credi di avere in pugno e la stringi con felice soddisfazione arriva un colpo di vento dal destino, senti che tutto è svanito, apri piano il pugno per controllare e vedi con orrore che nella mano aperta non c'è più niente, mentre affiora lo sconforto il destino sadico e beffardo fa passare un gabbiano, che ti bombarda una merda sulla mano aperta.
Infatti ecco che capita il castigatore degli sborroni, alle ore 13.06.
- Io ho finito di mangiare che non erano ancora le 12.30, è più di mezz'ora che sto guidando il camion in direzione Milano, beati voi che avete tempo!
Qualche breve commento tra l'ammirato e l'intimorito.
Silenzio, vuoto, sarà anche la sonnolenza postprandiale.
Qualcuno scrive "Ciao" a chi mette un mi piace ai suoi commenti che aveva scritto, poi un "Comestai?" "Benegrazieetu?" "Anchiograzie."
Arriva sera.
Capa branco: - Buona cena!
- Buonacena - Buonacena - Buonacena - Buonacena...ecc, ecc...
Vuoto e programmi televisivi serali.
Ore 11.34.
Capa branco: - Buona notte a tutti!
- Buonanotte - Buonanotte - Buonanotte - Buonanotte...ecc, ecc...
Una scrive: - Buona notte a tutti, sogni d'oro, è bello avere amici come voi che mi tengono compagnia e mi riempiono le giornate!
Una pioggia di mipiace e cuoricini.
Tutti a letto felici e contenti, di questa giornata e della loro vita.
Domani si replica.