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mercoledì 17 agosto 2016

326 - NOSTALGIE POLITICHE

Vedo un continuo festival del cervello in vacanza, con nostalgie per tutto ciò che è passato, da Berlusconi a Craxi, dalla Dc al Duce, fino ai Borboni o a Giulio Cesare.
D'accordo che regna la confusione e la situazione peggiora continuamente, con una sinistra che è andata a destra, inseguendo i moderati, che sarebbero la destra normale nei paesi normali. Così noi attualmente abbiamo un centrodestra che si fa chiamare centrosinistra avvalendosi dei voti degli elettori di sinistra, e una destra estrema che si fa chiamare centrodestra ( che va dal programma integralista cattolico dell' NCD, al piduismo di Forza Italia, al populismo di lega e fdi).
Quindi la sinistra non esiste e nemmeno il centrosinistra, sono attualmente rappresentati solo da sparuti gruppi politici senza parlamentari come Azione Civile e i vari partitini comunisti.
Senza nostalgie assurde, sarebbe di ricostruire un'unione socialista guardando più a Pertini che a Craxi, più ai diritti dei lavoratori che ai dibattiti da salotto, più alle problematiche reali delle persone che alle esigenze delle lobby e delle cooperative infiltrate dalla criminalità.
Oppure sperate nella rivoluzione del m5s.
Però è troppo legato agli umori di pancia dell'elettorato per i miei gusti, anche se certe sue iniziative come il reddito minimo garantito sono da appoggiare, per uscire da questo degrado.
Ma una presenza politica di una sinistra veramente socialista sarebbe comunque necessaria come l'ossigeno, in questo periodo storico di schiavizzazione dei lavoratori.