Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

martedì 1 dicembre 2020

411 - WEB E DEGRADO MENTALE

Stavo discutendo ieri con un'amica se ha rincoglionito la gente più la televisione o più il web.
Io penso più il web, in pochi anni ha rincoglionito la gente meglio di decenni di tv. La causa è che si tratta di un mezzo attivo, mentre la tv la guardi passivamente e anche più distrattamente, magari mentre prepari da mangiare, stiri o lavi i piatti, con il web non puoi farlo, prende totalmente l'attenzione dell'utente. Inoltre, essendo basato l'uso e abuso che se ne fa soprattutto sui social, ecco che sono impostati per farci sempre essere incollati in contatto con gli altri, che sappiano che sei in linea, a che ora, e tutti i fatti tuoi, ovviamente per far lucrare il gestore del social sui tuoi dati personali, che siano il più completi possibile, quindi con più valore sul mercato, ma per questo distogliendo la gente dal vivere autonomamente.
Però ci mettiamo in più anche del nostro, le frustrazioni vengono sfogate qui, molti cercano di ottenere nei social le soddisfazioni che non hanno mai avuto nella vita. Stavo per scrivere "nella vita reale", ma mi sono immediatamente reso conto che stavo scrivendo una cagata, la vita sui social è diventata più reale e determinante della realtà al di fuori del web.
Il negozio vicino a casa chiude, mentre lo store sul web prospera.
La commessa perde il lavoro, mentre la ragazzina senza arte né parte diventa ricca e famosa mettendo foto maliziose su Instagram.
Il musicista che ha studiato anni di conservatorio e che scrive testi profondi non prende un centesimo, mentre un incapace con la faccia scarabocchiata più insensatamente della porta di un cesso pubblico che canta testi stupidi e misogini di troie da comprare con i soldi dello spaccio della droga e violenza criminale, viene osannato dai ragazzini diventando ricco e famoso (e quello che è ancora peggio viene difeso da quelli di mezza età, che si credono così moderni e progressisti, anche se è un fascistone che canta di violentargli la figlia).
D'accordo, la realtà oggi è questa, ma mi sfugge ancora perché uno che ne sa una sega di un determinato argomento deve pontificare verità assolute.
Io se devo parlare di medicina a un medico taccio, ma anche se è un infermiere e pure se è un lavaculi con la spugna dei malati, lo ascolto, perché avendo più esperienza ne può sapere più di me.
Invece no, certi si atteggiano a patetici sotuttoio, e ho notato che quando prendono questa strada peggiorano di anno in anno, è una malattia mentale incurabile.
Per cui si leggono delle scemenze allucinanti, per fare un esempio personale sono già tre volte che mi dicono sono sicuramente un ritardato perché sono veneto, e non scherzavano e si spacciavano per persone intelligenti di sinistra... Siamo tornati alle macchiette razziste da ritardati, come se milioni di persone fossero tutti uguali. Si sono perse la basi della logica, con discorsi simili negli anni 70 ti sbattevano fuori a calci anche dal peggior bar di alcolizzati, giustamente. Adesso invece si vedono spesso questi pseudopensatori emuli di Vittorio Feltri, che si credono liberi e orginali se sparano delle stronzate.
Certi li conoscevo da quando si sono iscritti sui social e non ragionavano male,
loro stessi di allora avrebbero sputato in faccia a loro stessi di adesso.
Penso che la causa principale di questo degrado sia il leccaculismo.
Io stesso quando ero amministratore di qualche gruppo venivo inondato di complimenti, mi davano ragione qualsiasi scemenza scrivessi, che rileggendola poi me lo dicevo da solo che era una scemenza e la cancellavo. Poi quando non lo sono più stato amministratore e non contavo niente ho visto in quasi tutti, lo ripeto, in quasi tutti, un cambiamento nei miei confronti, adirittura certi che mi dicevano spesso che ero bravo a scrivere mi hanno detto che fa schifo come scrivo, non scherzo, è successo davvero e non una volta sola. Per cui certi con la mente debole e una vita triste, si esaltano con questi adulatori, credono di avere sempre ragione e diventano dei nauseabondi arroganti e insopportabili sparaminchiate.
Siamo messi male, ma non seguendo e bloccando gli scemi si è messi meglio.
Fare diventare star del web degli stupidi crea disastri, basta voltargli le spalle non seguendoli e si sgonfieranno, svanendo per sempre, come scorregge nella bufera.
Non sto dicendo però che il web e i social sono il male, sono uno strumento, basta usarlo senza farsi usare, come tutto, a me sono stati utilissimi e ho conosciuto delle meravigliose persone, che senza web e social non avrei conosciuto.




domenica 4 ottobre 2020

410 - LETTERATURA E SOCIAL NETWORK

 Il contatto degli autori con i lettori, creato dai social network, ha diffuso la sanremizzazione della scrittura.




venerdì 18 settembre 2020

409 - L'UNICA CERTEZZA

 Il più gran spettacolo dell'universo

non sono le supernove,

il più gran spettacolo di questo pianeta

non sono le aurore polari,

il più gran spettacolo che esista

su questo pianeta e in tutto l'universo

sono le teste di cazzo.


Ti sorprenderanno sempre

con la loro illimitata e sempre nuova stupidità,

con la loro capacità di adattamento e sopravvivenza,

con la loro perseveranza e onnipresenza.


Le teste di cazzo

c'erano agli albori dell'umanità

ci sono oggigiorno

e ci saranno in ogni futuro possibile;

sono l'unica immutabile certezza

che incontrerai

nella vita.





domenica 14 giugno 2020

408 - STATUE

Sull'abbattimento delle statue di personaggi discutibili non ho un'opinione precisa, anche perché sono quasi tutti discutibili i personaggi, e personalmente non ho mai santificato nessuno.
Penso che conti l'opera, mentre l'uomo che c'è dietro debba passare in secondo piano.
Comunque le statue io tendenzialmente le lascerei tutte, per gli uccelli.
Vedere i personaggi famosi ricoperti dalle cagate dei piccioni mi è sempre paiciuto, fin da bambino, rendeva l'idea dell'inutilità della fama, della gloria e delle considerazioni umane, davanti allo scorrere del tempo e alla natura.
Tutto il loro sbattersi per diventare famosi, immortali, finisce in una statua di solto orrenda, ridicola e pure scagazzata.
E se lo scultore li ha fatti a cavallo e al cavallo ha fatto il pene, quasi tutti guarderanno e ricorderanno solo il cazzo del cavallo.
Questa è l'umanità, un branco di stupide scimmie presuntuose, che vivono un lampo di tempo in un'infnitesimale frammento dell'universo, e quell'istante di tempo a loro disposizione in genere lo sprecano per la vanagloria o con delle scemenze.
Le scimmie a ogni modo meno meno stupide degli umani, passsano il tempo a spulciarsi o a fare sesso, che è sempre meglio di passarlo erigendo o abbattendo le statue.



domenica 12 aprile 2020

407 - NUOVE SCEMENZE

Una volta c'erano gli scemi, ma erano unici e originali, self-made man dell'imbecillità. Adesso invece sono copie, devono avere uno scemo influencer, che insegna loro come essere scemi. Non ci sono più gli scemi di una volta.
Ma forse in fondo siamo tutti più o meno scemi, copie di quanto abbiamo assorbito dal caos mediatico, in cui siamo immersi dalla nascita.
Le copie tirano, si accoppiano, sono richieste da questa società. Mentre una persona unica, originale, non catalogabile, finisce per inquietare, perciò verrà vista male ed emarginata.
Allora ci si adegua a quanto fanno i coetanei, pertanto si vedono molte persone vestite alla stessa maniera, con il taglio di capelli identico. Cosplayer che non escono dal ruolo, perchè non è un gioco, è diventata la loro personalità. La loro mente pensa con il karaoke, ripetono le frasi che sentono dai vari mass media.
Quindi un leader politico che parla all'imbecillità ottiene consenso, fa il pieno di voti. Basta che selezioni i più stupidi, che lo voteranno ciecamente, così anche se il leader ha comportamenti ridicoli e si contraddice, i suoi elettori si sentiranno comunque rappresentati da lui e delegheranno a lui il proprio pensiero.
Anche per questo è aumentata la paura verso il diverso, quando ero bambino io incuriosivano le culture diverse, le persone fuori dagli schemi, si cercava  di capire il loro mondo, per ampliare i propri orizzonti. Mentre in questi tempi moderni si teme che il diverso possa alterare l'omologazione rassicurante.
Qualcuno dirà che esteticamente c'è meno omologazione adesso, anche i pensionati sono tatuati e con i piercing, si conciano come i ragazzini.
Ma è proprio quella la base del cretinismo attuale, il fulcro dell'inganno, la forza di questo sistema.
Prima il modello di riferimento era la persona saggia e profonda, che spingeva chiunque a migliorare mentalmente. Invece adesso è il ragazzino che assorbe le tendenze imposte il modello di riferimento, ognuno vuole sembrare giovane e adeguarsi alle nuove tendenze. Perdendo la propria personalità, la propria storia, il proprio percorso di vita, per un azzeramento beota, che insegue pateticamente un giovanilismo ridicolo.
Dentro si è vuoti, ripetitori di stronzate mediatiche, e più ci si cancella più si è stupidi. Non a caso per trovare i più imbecilli in assoluto basta salire con l'età, già i miei coetanei ultracinquantenni sono in gran parte pietosi, se si sale d'età peggiora ulteriorrmente la situazione. Inveiscono a comando contro il nemico di turno che viene loro indicato, con frasi fatte, slogan ripetuti. Mentre l'apparente trasgressione alle regole che ostentano esteticamente è in realtà quello su cui si basa l'omologazione.
Si sentono liberi e rinnovati, con le ultime presunte novità, i jeans strappati come avevano i Ramones 45 anni fa o il rap, che era diventato una buffonata negli anni 90 con le ostentazioni gangsta, ecc.
Quindi sono tendenze scadute nel loro significato originario, omologate e assorbite dal sistema consumistico, usate per spingere ad adeguarsi a una finta trasgressione, che aiuta a sopportare meglio, credendosi liberi, il sostanziale conformismo di pensiero indotto.
Per evitarlo tentiamo di non assomigliare a nessuno, ma soprattutto di non ripetere quanto si è già sentito.
Cerchiamo momenti inaspettati, persone insolite, angoli sconosciuti.
Non cancelliamoci, temendo di fare schifo, si fa schifo solo quando non si è più se stessi.



martedì 4 febbraio 2020

406 - Le domeniche e il web

La domenica è sempre una bella giornata per chi vende oggetti tramite il web. Pullula di gente interessata a ciò che vendi, fanno tante domande e anche qualche ordine.
La domenica sera il venditore va a letto felice.
Dal lunedì la musica cambia, quando si nota che danno l'indirizzo ma non arrivano i soldi, sperano venga spedito il pacco tenendosi così l'oggetto senza pagarlo, oppure quelli onesti spariscono subito, non rispondono ai messaggi, svaniti nel nulla. In pratica sono tutti perditempo con lo sterco nel cervello, che non sapendo cosa fare la domenica, annoiandosi, invece di masturbarsi o infilarsi il manico della scopa nella cavità anale, come farebbe un buon padre di famiglia, giocattolano con lo smartphone sfracellando la minchia a mezzo mondo.
Quando c'erano meno smartphone e alla domenica il carisma di Pippo Baudo teneva gli iltaliani medi incollati alla tv, non succedeva tutto questo.
Occorrono meno smartphone e più pippibaudi, per una nazione migliore.
In attesa del socialismo.