Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

venerdì 16 dicembre 2016

348 - Copyright ©

Se credete che mettendo alla fine di quello che scrivete su Facebook il simbolo © siete protetti e non vi fregheranno niente, allora potete credere anche che arrivi Babbo Natale con la slitta trainata dalle renne, o che la Befana voli su una scopa, o che Berlusconi sia un abile imprenditore, o che la Tav non costi in Italia fino a sei volte più che nelle altre nazioni, o che la P2 fosse solo un'associazione di gente ambiziosa, o che i comunisti siano tutti cattivoni che vogliono farvi star male o che il Papa vi voglia tanto tanto tanto bene.
Insomma non preoccupatevi, è normale, siete solo degli italiani medi, creduloni e romantici, con due baffi da uomo o meno, credete in Dio, nell'Enalotto, nei Tg.
Invece io sono uno di quei balordi che vede retroscena e complotti quasi ovunque, perché cerco d'approfondire, perché sono un dissociato, uno spiantato, uno scapestrato; non badatemi; emarginatemi pure, lasciatemi con i tipi strani come me fuori dalla vostra vita.
Voi credete in quello che vi inculcano e vivrete più spensierati di me.
E mettete il © sotto le vostre rime scopiazzate dai libri di scuola, non sia mai che ve le copino e incautamente ci tocchi leggerle un'altra volta.



giovedì 8 dicembre 2016

347 - ARTISTI E ANALFABETI FUNZIONALI

Artista e analfabeta funzionale sono due delle definizioni più usate sui social network oggigiorno; artista in un uso elogiativo, analfabeta funzionale in un uso denigratorio.
Ma le due categorie spesso non esistono o se esistono a volte son presenti in un'unica persona.
Uno può essere un vero artista istintivamente, senza alcuna cultura o capacità di comprensione ma riuscirà a trasmettere emozioni tramite la sua opera meglio dei più dotti. Oppure può ammantare la sua mediocrità con una patina artistica, ecco che nel caso degli scrittori se la tireranno da gran sapienti, usando termini desueti e deridendo chiunque scriva il minimo refuso con discorsi da nazisti grammaticali, poi magari leggi loro cosa scrivono e ti trovi di fronte alla fiera delle banalità, spesso pure scopiazzate da altri, perché non sono neanche capaci di scrivere delle stupidaggini da sé, devono copiarle.
Ovviamente è preferibile chi è creativo ma poco colto di chi è colto ma vuoto, senza ispirazione, nonché se la tira da gran artista sapiente. Ma il tipo del secondo caso darà dell'analfabeta funzionale a quello del primo, non comprendendo che invece è lui il vero analfabeta funzionale, innanzitutto per l'uso improprio del termine, non avendo capito niente in proposito finisce per dare dell'analfabeta funzionale a chiunque abbia un pensiero diverso dal suo ("Gli analfabeti funzionali sono le persone che non ci piacciono, i diversi da noi". - Erik Boni - http://www.dudemag.it/attualita/chi-parla-di-analfabetismo-funzionale-e-un-analfabeta-funzionale/ ).
Se ne trovano molti che criticano chiunque si discosti dalla loro visione delle cose, invece di tenere la mente aperta a nuovi stimoli si chiudono, piantano i paletti e solo quello che appartiene alla loro visione va bene,  il resto è spazzatura per il semplice motivo che non rientra nelle regole che si sono imposti e che ritengono di valore universale in ragione alla loro arroganza.
Perciò faccio un appello agli artisti pieni di sé:  prima di cercare le pagliuzze negli occhi degli altri date una controllatina alla trave che, magari a vostra insaputa, avete nel vostro occhio o nel vostro ano.

sabato 3 dicembre 2016

346 - Escatologicamente scatologici: le feci come fine ultimo dell'umanità

La cacca rilassa, farla e parlarne, perché rilassa?
In maggior parte l'umanità si vergogna di fare escrementi, agognando a una perfezione divina di bellezza e purezza che non contempla la cacca.
Se si vede una bellissima donna, di quella bellezza assoluta ed eterea, con un corpo armonioso e sensuale, un sorriso e una simpatia che sono un arcobaleno di colori nel grigio della vita, un'intelligenza che abbaglia e affascina, ecco che una simile perfezione diventa una nostra dea, un esempio di una creatura che ha raggiunto quella meta di bellezza, equilibrio e consapevolezza che tutti noi ci poniamo, ma che solo pochi raggiungono e per un periodo molto limitato della vita, prima che gli inevitabili fenomeni dell'invecchiamento deteriorino quella perfezione esteticamente; perciò quando ci appare questa visione il cervello si rifiuta di pensare che abbia anche lei quelle incombenze che riteniamo vergognose e disdicevoli come defecare o urinare, si fatica a immaginarla mentre al mattino si accinge a evacuare.
Non riusciamo nella nostra aspirazione alla bellezza assoluta ad accettare la parte corporale della nostra persona, vogliamo scindere lo spirito dal corpo, così come vogliamo scindere la perfezione di un corpo dal suo funzionamento che ci rende tutti appartenenti al genere animale.
Vogliamo corpi perfetti, che non invecchiano e non defecano.
Questa visione distorce la nostra vita, peggiorandola.
Poiché se invece accettassimo l'idea di essere tutti esseri che nascono, crescono, invecchiano, crepano e lo fanno mangiando, bevendo, defecando, urinando noi tutti vivremo meglio, più pienamente, senza farci troppe menate e masturbazioni mentali, ma invece badando ai valori concreti.
Ci sarebbero meno razzismi e ghettizzazioni, perché uno diverso da noi e lontano dal nostro ideale di bellezza non verrebbe ignorato, emarginato o peggio ancora perseguitato come succede oggi.
Vivrebbero meglio persino i belli, perché anche la donna bellissima di cui facevo l'esempio non vivrebbe nel terrore di perdere quella bellezza e quel carisma per una semplice scorreggiona sfuggita o per qualsiasi altra funzionalità corporale non contemplata nel nostro ideale di bellezza, che ci siamo costruiti artificialmente; inoltre avanzando con gli anni non ricorrerà a cure estetiche chirurgiche per modificare il suo aspetto, per inseguire quell'immagine di bellezza fugace che aveva raggiunto in gioventù, diventando così la caricatura di ciò che era, ridicolizzandosi.
Solo accettandoci ci salveremo in questa vita, persino i più belli se accettano di invecchiare acquisiscono un fascino maggiore di quelli che non lo accettano ricorrendo alle maschere chirurgiche.
Persino gli animali starebbero meglio, nella nostra folle ricerca della bellezza assoluta coinvolgiamo anche loro e quando il bel cucciolo comincia a defecare ecco che comincia ad avvicinarsi il suo abbandono, perché non è più quell'immagine perfetta che ci eravamo fatti.
Per questo quando si parla di cacca ci si rilassa, si ride di quello che siamo, cagatori che vorrebbero essere statue perfette, ferme nel tempo.
L'escatologia dell'umanità, il fine ultimo e assoluto della nostra esistenza, potrebbe paradossalmente essere proprio ciò che riteniamo più lontano e vergognoso: l'accettare la defecazione (sperando che qualcuno non si metta con un'accetta a fare a pezzi le sue feci).
Accettando il fatto che siamo anche dei gran defecatori possiamo vivere tutti più consapevolmente e pienamente questa vita; persino in un eventuale escatologico al di là si potranno avere migliori chances, grazie all'aiuto della scatologia durante l'esistenza.


domenica 27 novembre 2016

345 - LA SCRITTURA SESSUALE

Tutti pensano di scrivere muovendo le dita su una tastiera seguendo gli impulsi che vengono dal cervello, ma per molti non è così, in certi casi ciò che guida le dita a scrivere è il proprio apparato genitale. Mi riferisco a quelli che scrivono solo di amori e passioni, e magari nella vita reale è tanto tempo che non danno aria ai propri genitali che sopra di essi si è formato del verde muschio, a tal punto che se lo raschiano via possono tappezzare il presepe e metterci sopra le statuine dei pastori con le pecorelle.
Tanti ne scrivono di sesso poiché non lo praticano, lo sublimano così.
Ma molti altri sono ancor peggiori, perché rappresentano la loro libidine repressa in forma occulta, tentando di celare dei veri e propri deliri di astinenza per l'organo genitale preferito, dietro ai loro componimenti poetici.
Perciò ogni parola che scrivono esprime il loro desiderio represso.
Così, quando scrivono che vogliono baciare delicatamente i petali di una rosa come se fossero le labbra dell'amato, i lettori comprendono che vogliono ficcarsi una cappellona in bocca fino a rischiare il soffocamento o una fregnona umida in faccia fino a farsi un aerosol di topa.
Per cui risultano falsi, tipo le signorine perbene di un tempo quando mollavano delle silenziose tremende loffe e come non bastasse guardavano male il loro accompagnatore, ma c'erano solo loro due seduti a quel tavolo a sorseggiare il tè, allora per pietà il gentiluomo diceva che sentiva un cattivo odore provenire dalla cucina, la signorina assentiva entusiasta di averla fatta franca, il gentiluomo pagava il conto, accompagnava a casa la signorina e non la cercava mai più, sparendo dalla sua vita e preferendo la compagnia di una prostituta, magari petomane, ma sincera.
Il medesimo effetto fastidioso lo danno coloro che scrivono in maniera ossessiva nonché paracula di sesso.
La sincerità e una visione mentale aperta sull'universo, che non sia chiusa nelle proprie ossessioni, migliorano in ogni caso la poesia.



giovedì 24 novembre 2016

344 - IL VIZIO DEL GIOCO E LE PROBABILITÀ DI VINCERE

Dai resoconti giornalistici spesso si leggono appartenenti alle forze dell’ordine vittime della dipendenza al gioco, soprattutto Lotto e Gratta e Vinci.
Una volta avevo letto di un ufficiale che era stato arrestato per degli imbrogli fatti per procurarsi i soldi per giocare i numeri ritardatari al Lotto. Aveva accusato un malore al suo arresto ed era stato perciò ricoverato in ospedale, e lì ha cominciato a prendere a testate il muro dalla disperazione, finché si è spaccato il cranio in modo grave.
“Le forze dell’ordine sono spesso povera gente sottopagata che deve per forza di cose rappresentare un certo standard di rispettabilità sociale, sono come la micosi implicita del regime borghese e come tali devono avere un certo target che non si possono permettere.” Lo sostiene Francesco Filipponi, per la sua esperienza sia nel gioco che nelle forze dell’ordine.
Ma il problema è pure che dovrebbero sapere che al gioco sono più le probabilità di perdere che di vincere. Probabilmente è dovuto il loro comportamento da una subliminale eccessiva fiducia nello Stato e da un fondamentale senso di altruismo; credendo che il gioco essendo garantito dallo Stato sia equo spendono fiduciosi, finendo col dare soldi alla patria, facendo aumentare il Pil e restituendo allo Stato quanto hanno avuto come stipendio.
 I soldi spesi al gioco non sono spesi in un gioco equo, prevalgono di gran lunga le possibilità di perdere su quelle di vincere, in misura sproporzionata. Oltre al fatto che i numeri non hanno memoria e non seguono le statistiche, a ogni estrazione un numero ritardatario ha in pratica le stesse identiche possibilità di qualsiasi altro numero di uscire. Non è che gli altri numeri dicano: "Facciamo uscire lui questa volta perché è tanto tempo che non esce".
Tutti i metodi di gioco sono metodi per perdere soldi.
Se proprio si vuole giocare conviene giocare pochi spiccioli, dandoli per persi, perché le possibilità di vincere essendo bassissime sono colpi di fortuna che capitano rarissimamente, quindi conviene giocare un solo euro, affidandosi alla casualità che governa il gioco.
Gli unici giochi in cui potrebbe influire l'abilità del giocatore sono i giochi legati ad eventi sportivi, quindi influenzati dagli umani, ecco che una squadra con una difesa debole contro una squadra con un attacco forte può perdere e subire molti gol, quindi è una giocata con buoni margini di probabilità al Totogol e al Totocalcio. In teoria. Perché in pratica le partite sono state spesso truccate proprio per avere risultati improbabili e vincere somme con l'inganno.
Quindi uno inconsapevole di ciò, estraneo alle associazioni criminali che gestiscono le partite truccate, si trova dei risultati imprevedibili sulla schedina e tutti i suoi calcoli probabilistici vanno in malora.
Ricordo che le probabilità sono:
SuperEnalotto e SiVinceTutto: 1 su 622.614.630 di centrare il 6;
Eurojackpot :1 su 59.325.280 di centrare il 5+2;
Totocalcio: 1 su 4.782.969 di centrare il 14;
Totogol: 1 su 17.297.280 di centrare il 7;
Lotto: 1 su 43.949.268 di fare una cinquina con 5 numeri giocati e 1 su 400,5 di centrare un ambo con 2 numeri giocati, su ruota.
Anche per i "Gratta e Vinci" le probabilità di perdere sovrastano quelle di vincere e variano molto dal tipo di biglietto che si acquista, pure in questo caso conviene prendere quelli di valore più basso, perché spesso uno di valore maggiore non dà in proporzione più possibilità di vincere, considerata la maggiore spesa che costa, come si può vedere confrontando i vari tipi di biglietti in questa tabella che ne riporta tutti i dati: http://www.lottomaticaitalia.it/grattaevinci/classico/probabilita-di-vincita.html
Perciò i soldi vinti sicuramente sono sempre quelli che vi tenete in tasca, e invece di giocarveli ve li spendete per quello di cui avete realmente bisogno.





mercoledì 23 novembre 2016

343 - APPELLO AI DIFENSORI DELLE TRADIZIONI LOCALI

Se ti dà fastidio avere un africano come vicino di casa non è la paura di perdere le tradizioni del territorio che ti spinge a odiarlo, che utilizzi come paraculata e di cui non te ne è mai importato niente in sostanza, visto che ti vesti come un americano di merda, giri con un suv straniero e ti rincoglionisci con film o serie tv straniere. A spingerti a odiarlo è proprio la paura del diverso, causata dalla stronzaggine razzista insita dentro di te.
Quindi per essere stimato e rispettato devi solo dire quando ti presenti: "Sono profondamente razzista e odio chi è diverso da me per razza o religione o in qualsiasi altra forma!".
Farai più bella figura perché sarai considerato uno stronzo razzista, idiota, demente, testa di cazzo, merda umana...ma sincero.
La sincerità viene sempre apprezzata.



venerdì 11 novembre 2016

342 - I LIBRI IN ITALIA

In Italia ci sono troppi scrittori e pochi lettori, con tanti editori inadeguati e spesso improvvisati. Il mercato è piccolo e affollato in Italia, per cui un libro può fare  delle grosse cifre di vendita se è traninato dalla televisione, perché è ancora la televisione che fa vendere tanti libri, basta guardare le classifiche di vendita, e legggevo che un passaggio da Fazio fa vendere dalle 30mila alle 50mila copie iin più di un libro, vedi anchel caso della Szymborska, nonostante il Nobel i libri erano invenduti in Italia, poi Saviano l’ha letta in televisione ed è entrata in classifica ai primi posti, siamo un popolo formato dalla tv.

C’è in Italia una cultura ufficiale vecchia e noiosa che celebra i suoi riti lontana dalla realtà, allontanando la gente dalla lettura.

Quindi per un normale autore nuovo vedo solo tre strade dignitose:

1 – Crearsi un seguito e autopubblicarsi su rchiesta o con un piccolo editore di fiducia.

2 – Rivolgersi agli editori di ebook che avendo pochi costi possono ancora rischiare e provare con le novità.

3 – Puntare solo alle case editrici medie e grandi, con pazienza e senza frette.

Resta fuori l’opzione arrivista tradizionale, per chi ha lo stomaco necessario, facendo la trafila di concorsi e lecchinaggi vari, ma ci si deve adeguare pedissequamente alle richieste che fanno.

martedì 8 novembre 2016

341 - SOCIALISMO ITALIANO

Mi sento di sinistra, ma di una sinistra goduriosa, non di quella appartenente a una certa raffigurazione distorta dalla propaganda occidentale, quella sinistra grigia e triste che ci hanno fatto immaginare nei paesi dell'est prima del crollo del muro.
Che non era neppure vera, perché si divertivano e vivevano bene anche nei paesi dell'est, anzi molti giustamente si offendono quando vengono trattati come dei disgraziati mentecatti perché vivevano nei paesi del blocco sovietico. Inoltre tanti hanno nostalgia di quel periodo poiché stavano meglio di adesso, basta guardare i sondaggi in molte nazioni, in cui la gente rimpiange i vecchi governanti.
Avevano un lavoro, una casa, la scuola e la sanità garantiti per tutti, mentre qui si teme in ogni momento di perdere tutto o non si teme se non si ha già niente da perdere, quindi in ogni caso si è messi peggio sotto questo punto di vista.
Ma noi avevamo più libertà, ci dicono.
Ma se ci pensate bene l'unica vera libertà in più che avevamo era la libertà di subire la cultura nordamericana.
Perché la libertà di parola qui in Italia c'era ma fino a un certo punto, fino a quando non davi fastidio a chi era al potere, che con le vie legali o con quelle illegali ti zittiva.
Lo so che adesso in pratica siamo tutti americani, dopo essere cresciuti invasi da quella cultura, più presente della nostra italiana.
Film, spettacoli, musiche, suggestioni per un'intera vita non si possono cancellare.
Siamo figli dell'impero americano, nati in una loro colonia.
Ma proprio per questo dovremmo svegliarci dalle illusioni e accorgerci che ci vorrebbe come l'aria in questo momento storico del socialismo vero, non quelle finzioni politiche che ci propongono come sinistra affinché facciano da palo mentre rapinano i diritti dei lavoratori e le conquiste sociali acquisite con decenni di lotte, anche sanguinose, perché c'è gente che è morta per farci avere i diritti che in pochi anni ci siamo fatti togliere.
Siamo tornati in pratica allo schiavismo, con i padroni che decidono il bello e il cattivo tempo nella vita delle persone e non c'è nessuno che ci difende, neanche chi è pagato per farlo e invece pensa solo a difendere i propri interessi.
Poi con la propaganda mediatica fanno percepire come pericolo l'immigrato, in modo che la gente se la prende con lui, dimenticando chi organizza questa lotta tra poveri e ne trae i vantaggi.
Anzi, percependo una sensazione di pericolo le persone meno avvedute voteranno i personaggi più a destra del teatrino politico propostoci, perché presunti difensori dell'italianità, dimenticando tutti gli anni che hanno governato contribuendo a creare la situazione attuale.
Senza memoria storica si tocca il fondo e si continua a scavarlo, ripetendo gli stessi errori.


lunedì 7 novembre 2016

340 - L'ALLEGRA PROPAGANDA

La propaganda dai volti sorridenti serve per convincere le persone tristi per i loro problemi ad aderire a ciò che viene proposto, fregandole, per renderle ancora più tristi e volubili alla pubblicità.


339 - GLI OPINIONISTI DA TASTIERA

Quello che mi fa più ridere sono le mode, non dico le mode dell'abbigliamento ma le mode delle idee e che cambiano nel giro di pochi mesi.
Se eri favorevole in certi casi ai vaccini ti linciavano sul web, adesso al contrario devi assumerli tutti acriticamente.
Se evitavi l'olio di palma andavi bene, adesso è da idioti farlo.
Persino il voto al referendum, prima andava bene il no, mentre adesso vedo che è più trendy il sì.
Magari uno spera che dietro ci sia un ragionamento che ha fatto mutare la loro opinione, basato su una maggior conoscenza dell'argomento, invece ci si accorge che sono solo riflessi condizionati pavloviani, dovuti a input mediatici, creati ad arte.
Per esempio nel caso dell'olio di palma le industrie che lo usano e trovano più conveniente usarlo stanno ora facendo propaganda per il suo uso, Ferrero in testa; allora guarda caso diventa più trendy dire che fa bene, ovviamente allegando articoli scientifici e spiegando che mangiamo molte cose che fanno ben più male dell'olio di palma, è da isterici prendersela con l'olio di palma; però sempre tralasciando che l'olio di palma usato industrialmente non ha le stesse caratteristiche di quello integrale di cui vengono pubblicizzati i benefici, più il discorso ambientale, con dati contrastanti, che comunque porta alla solita chiusa: che noi occidentali abbiamo distrutto il nostro ambiente e ora siamo doppiamente stronzi a voler impedire che lo possano fare anche le nazioni meno sviluppate.
Tutto si basa su masturbazioni mentali simili, fatte da nullafacenti da tastiera che seguono i trend del momento, per sembrare più brillanti degli altri; aderiscono a  una nuova tendenza ed ecco che, come i topi col pifferaio magico, vengono seguiti da stuoli di gregari, che ritengono così di apparire più cervelluti pure loro.
Muoversi tra questi patetici teatrini è inutile, triste, avvilente.
Sono tifoserie con cui nemmeno puoi ragionarci, perché immediatamente ti catalogano con l'armamentario di luoghi preconfezionati per chi non la pensa come loro.
Oppure quando non sanno cosa dire cercano una virgola o una parola scritta male in quanto affermi per farti sembrare un ignorante, e di conseguenza svilire quello che affermavi.
Una volta avevo scritto "obiettivamente" e uno mi derideva dicendo si scrive "obbiettivamente", gli ho fatto vedere il sito dell'Accademia della Crusca dove dicono che si usano entrambe le forme e anzi sarebbe più corretto scrivere obiettivamente, allora diceva che si usa comunemente con la doppia b perciò è comunque sbagliato come ho scritto io e altre paraculate da idiota, basate sul meccanismo del classico caso dello stolto che guarda il dito invece della luna che indica, palesando il livello di imbecillità anche di quelli che fanno i professorini sui social, cervelli chiusi, che non capiscono il fatto che la lingua sia duttile, una parola possa essere usata in varie forme e persino tra linguisti ci siano opinioni diverse. No, per loro la regola deve essere una, l'ottusità domina le loro menti.
Questo spiega perché poi si adeguano alle regole anche nelle idee, hanno cervelli che non ragionano ma ripetono quanto appreso, non dico come pappagalli perché i pappagalli non sono così stupidi.
Quindi è  tempo perso cercare di ragionarci.
Meglio impiegare quel tempo giocando con i pappagalli o con altre forme di vita più intelligenti degli opinionisti da tastiera.


giovedì 3 novembre 2016

338 - GLI ITALIANI E LA REPRESSIONE SESSUALE

Leggevo che i turisti più idioti e pedofili del mondo sono gli italiani. Già la mentalità di partenza è sbagliata, dico di quelli che vanno in una nazione da padroni e vogliono trovare lì una succursale delle comodità di casa, con un atteggiamento di superiorità, sprezzante nei confronti della popolazione locale o al massimo se sono della finta sinistra salottiera hanno un atteggiamento bonario e trattano la popolazione locale simpaticamente, dando del tu anche a persone anziane, prendendosi confidenza e deridendoli come se avessero a che fare con dei divertenti ritardati mentali.
Di conseguenza a questo atteggiamento mentale, che fa trattare le persone come oggetti a loro disposizione, gli italiani sono i primi al mondo nel turismo sessuale, spesso con minori, e i turisti sessuali sono sia uomini che donne, perché da noi la parità dei diritti avviene solo con la parità nella stupidità*.
Il fatto è che la maggioranza degli italiani è completamente demente anche sessualmente, duemila anni di chiesa cattolica sul groppone hanno lasciato conseguenze devastanti.
Mi raccontava anni fa una ragazza che studiava all'università e per guadagnare qualcosa faceva la telefonista per una chat telefonica erotica, solo a voce, non si spogliava, ma si era tolta e non l'ha più fatto, anche se le avrebbero fatto comodo quei soldi che guadagnava, perché diceva era troppo lo schifo a sentire le fantasie dementi della maggior parte di coloro che telefonavano, quasi sempre incestuose, sognavano di fare sesso con la madre o la sorella o, se erano padri di famiglia, con le figlie. Poi un giorno sono andato su un sito di racconti erotici italiano e ho guardato quali sono i più letti, ho avuto la conferma di quanto mi diceva quella ragazza, sono in testa quelli di incesti e anche quelli che fanno sesso con animali. Fantasie malate, obbiettivamente da ricovero in psichiatria.
Mentre il sesso libero tra adulti consenzienti è visto male e osteggiato, dagli stessi che poi nel privato hanno e, purtroppo, pure realizzano queste fantasie malate; le hanno proprio perché non vivono una sessualità libera e atea.
Persino le malattie sessuali sono soggette a deformazioni e speculazioni dell'informazione, la chiesa criminalmente ne enfatizza il pericolo, ho letto anni fa un libro sulla sessualità fatto da dei sessuologi di tendenza cattolica ed era allarmistico oltre il massimo, mentre leggendo le stesse patologie in una pubblicazione di una nazione laica come la Francia i dati erano totalmente diversi, con bassissime percentuali a confronto di quelle nell'edizione filocattolica. I cattolici spaventano e creano in questa maniera un clima dannoso, infatti mi è capitato di sentire in giro persino gente di mezza età ignorante sessualmente, con delle lacune incredibili o che credevano a delle vere e proprie leggende metropolitane.
Confusi e spaventati i più deboli mentalmente si chiudono a una sessualità naturale, stanno sempre in casa e impazziscono, fantasticando sesso con i familiari o sognando di inchiappettarsi il cane o di farsi inchiappettare loro, magari da un cavallo.
Quindi di solito quelli più fobici pubblicamente col sesso sono quelli che poi di nascosto sfogano il peggio, essendo dei repressi.

*Fonte: http://27esimaora.corriere.it/articolo/turismo-sessuale-e-prostituzione-minorile-italiani-in-testa-nella-classifica-dei-clienti/


martedì 25 ottobre 2016

337 - FRUTTA E DIFFERENZE ( limoni, lime, mapo) (susine, prugne, amoli )

Sono stanco della confusione che regna ovunque, voglio dare il mio contributo per fare un po' di chiarezza.
Vado a prendermi dei limoni e mi trovo a dover scegliere tra mapo, lime e limoni, sembrano simili invece sono differenti:
- il mapo è un incrocio tra un tipo di mandarino e un tipo di pompelmo,
- il lime è un incrocio tra cedro e limone,
- il limone è il limone.
Poi vado per prendere le susine e sono prugne, in tanti negozi le confondono con le prugne, oppure altri chiamano susina il frutto colto dall'albero mentre se è secco la chiamano prugna; non è così, sono due frutti differenti se li mangi colti dall'albero:
- la susina ( Prunus salicina detto anche susino giapponese) è più acidula, succosa e non si può essiccare.
- la prugna ( Prunus domestica detto susino europeo) è più pastosa, dolciastra e si può essiccare o fare la marmellata.
C'è pure un'altra varietà, simile alla susina ma di dimensioni più piccole, l'amolo (Prunus cerasifera), detto anche rusticano o mirabolano.

SUSINE


PRUGNE






AMOLI

lunedì 24 ottobre 2016

336 - SOLI E SPARPAGLIATI

Siamo soli e sparpagliati.
La socialità avviene attraverso oggetti di consumo o mezzi di comunicazione messi a disposizione da chi vuole solo controllarci e schedarci, per sfruttarci meglio.
Pertanto sono solo illusioni che ci creiamo il potere cambiare qualcosa comunicando i nostri pensieri sui social network, sono videogiochi in cui puoi magari vincere molti like, ma li vinci se rispetti le regole.
Se condivido dei post che denunciano qualcosa ho fatto la mia controinformazione, ho parlato del problema, così mi sono illuso di avere agito, dando il mio contributo, calmo l'indignazione che avevo e ricevo qualche mipiace da gente che già la pensava come me. Ma se scrivevo in un post che il gatto sta dormendo nella fruttiera centrotavola o che ho mangiato una pizza buonissima ricevevo venti volte più mipiace e attenzioni.
Perché fuori dai social c'è una gara tra poveri al ribasso, per avere un posto di lavoro che permetta almeno di mangiare e collegarsi al web, per vedere cose divertenti e rilassanti, che facciano dimenticare la situazione che si sta vivendo.
Non è colpa mia o colpa tua, è così finché saremo tanti io dispersi e disperati.
Sarà tutto inutile finché non esisterà un noi che smuove le cose.
La colpevole di tutto ciò è la democrazia che non c'è, che è finta, perché i politici teoricamente rappresentati degli elettori in realtà fanno il doppio gioco, i rappresentanti dei sindacati idem.
Mentre i disperati accettano anche lo schiavismo per poter sopravvivere e collegarsi al web.

giovedì 20 ottobre 2016

335 - COME PROTEGGERSI SUL WEB

Il web frequentato dalla maggioranza degli utenti è caratterizzato da servizi gratuiti forniti da ricchissime multinazionali solitamente americane, pochi considerano che per essere così floride fornendo servizi gratuiti hanno dei proventi occulti, ovverosia la fonte principale delle loro ricchezze sono i dati degli utenti che spiano, memorizzano e vendono alle società di marketing commerciale o politico.
Queste attività di spionaggio dei dati oltre a ledere il diritto della privacy sulla corrispondenza privata sono molto pericolose per la sicurezza del comune utente.
Si è saputo della notizia che da Yahoo sono stati rubati i dati di 500 milioni di persone e riescono a rubare i dati anche alle associazioni governative, che hanno protezioni di gran lunga maggiori di un comune utente.
Quindi è meglio utilizzare servizi che non immagazzinino i nostri dati per venderli a non si sa chi e che non spiino tutto ciò che facciamo, con gravi pericoli per la nostra vita, perché se per esempio rubano i dati bancari scritti su qualche messaggio o email possono toglierci tutti i soldi risparmiati o fare debiti a nome nostro, inoltre potrebbero anche commettere dei reati a nostro nome, di cui saremo ritenuti responsabili.
Meglio evitare le società più compromesse con questo sistema e utilizzare servizi che garantiscano al massimo la privacy.

COSA FARE

- Innanzitutto se usate un computer il sistema operativo Windows è il più soggetto a spionaggi, virus e problemi (quindi se lo usate fornitevi di un buon antivirus) , mentre gli altri due sistemi operativi più diffusi Linux e Mac sono migliori come sicurezza, vi metto un articolo recente in proposito con i pro e contro dei tre sistemi più diffusi:
http://tecnouser.net/linux-vs-windows-vs-mac-os-chi-e-il-migliore/

- Poi mettete sempre password complicate e mai con nomi che abbiano un significato, alternate le lettere ai numeri e mettete anche dei segni strani (per esempio: § £ # ç /! )

- Come browser per collegarvi a internet usate quelli che garantiscano maggiormente la privacy, in questo articolo illustrano ii migliori in questo senso:
http://www.techworld.com/security/best-8-secure-browsers-2016-3246550/

- Se volete un motore di ricerca che non vi tracci e non invada la vostra privacy usate questi:
https://www.ixquick.com/

http://gibiru.com/

https://www.qwant.com/?l=it_it

https://duckduckgo.com/


- Per avere una casella email sicura ci vorrebbe un servizio a pagamento, ma ci sono anche dei servizi con un'elevata sicurezza che danno la possibilità di accedere alle funzioni base gratuitamente, come per esempio questi:

https://protonmail.com/

https://www.hushmail.com/


Se siete utenti esperti e volete aggiungere dei consigli o delle vostre esperienze che possano essere utili ai normali utenti inviate i vostri commenti, grazie.






venerdì 14 ottobre 2016

334 - OPINIONISTI

Leggendo i vari opinionisti da social ho rivalutato i pubblicatori di gattini.


martedì 11 ottobre 2016

333 - LA MAFIA DENTRO

Gli italiani non potranno sconfiggere la mafia, finché ce l'avranno dentro di loro. Si evidenzia quando si chinano davanti al potente di turno per una raccomandazione, un favore, un permesso, un lavoro. In questa disgraziata nazione prevale una mentalità da servi, cattivi con i poveracci che ritengono inferiori e servili con chi ha un minimo di potere.
Io giro da sempre con vecchie automobili che salvo dalla demolizione, se sono buone di meccanica le compro per due soldi, le sistemo e ci giro; però se capita di fare una qualche manovra che ostacola per qualche secondo il traffico subito mi suonano inviperiti, un giorno mi è successo, poi subito dietro di me un'altro ha fatto la stessa identica manovra, ma peggio e più lentamente, bloccando il traffico per molto più tempo, a lungo, però nessuno gli ha suonato, tutti zitti, muti e pazienti; questa mutazione comportamentale era dovuta al fatto che io avevo una vecchia Fiat  ammaccata da 500 euro mentre lui aveva una Mercedes nuova da 90mila euro. Lui poteva anche scendere dall'auto, calarsi i calzoni e defecare in mezzo alla strada che tutti sarebbero stati zitti ad aspettare, e se ne faceva richiesta andavano anche a pulirgli il culo delicatamente con la loro pelle di daino per il parabrezza.
Come può combattere la mafia e la corruzione gente simile?
Le persone servili e lecchine sono loro stessi il carburante che alimenta i politici corrotti, gli sfruttatori, tutte le criminalità organizzate e ogni situazione di degrado che viviamo.
Ma non se ne rendono conto, magari li senti al bar o li leggi su Facebook che si lamentano per i politici ladri e mafiosi, oppure che si lamentano per lo sfruttamento dei lavoratori senza capire che andrà sempre così e pure peggio finché ammireranno i simboli della ricchezza che sfoggia chi ha potere e finché si chineranno a chiedere favori personali, invece di pretendere a testa alta uguali diritti, per tutti.


mercoledì 5 ottobre 2016

332 - I COMPAGNI (film)




Un film tragicomico bellissimo, un vero capolavoro da vedere è "I compagni"; è del 1963 in bianco/nero con la regia di Mario Monicelli, scritto dal regista insieme ad Age e Scarpelli.
Ambientato nella Torino di fine Ottocento, tra gli operai sfruttati da una fabbrica tessile, come attori interpreti ci sono: Marcello Mastroianni , Renato Salvatori, Annie Girardot, Raffaela Carrà, Folco Lulli (vinse il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista).
Venne apprezzato poco dalla critica e dal pubblico di allora, i dialoghi realistici che comprendono le parolacce probabilmente erano troppo duri per l'epoca.
Monicelli lo preferiva a "La Grande guerra", che ebbe invece più successo.
Il film fu candidato all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Visibile su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=z3cBEyoqrRo


sabato 24 settembre 2016

331 - COME VENDERE I PROPRI LIBRI OGGI IN ITALIA?

Bisogna crearsi nuovi spazi per diffondersi utilizzando i nuovi mezzi disponibili, ci vogliono idee innovative. Invece ci si affida troppo ai mezzi tradizionali per farsi conoscere, come le serate di lettura, ma se fai delle serate di lettura con 5 gatti di cui 4 gatti già ti conoscono vendi 2 libri e arrivi a una nuova persona, se ti va bene.
La realtà è che è ancora la televisione a far vendere tanti libri in Italia, basta guardare le classifiche di vendita; leggevo che un passaggio da Fabio Fazio fa vendere dalle 30mila alle 50mila copie in più di un libro, vedi anche il caso della Szymborska, nonostante il Nobel i libri erano invenduti in Italia, poi Saviano l'ha letta in televisione ed è entrata in classifica ai primi posti, il fatto è che siamo un popolo formato dalla tv, ce l'abbiamo nel Dna ormai.
Anche se abbiamo dei nuovi mezzi oggigiorno non abbiamo ancora compreso a fondo come usarli, non li sfruttiamo nel loro potenziale.
Inoltre un libro per vendere oggi deve diventare un oggetto che si deve avere, una moda, un trend.
Poi per vendere ci vorrebbe sempre un assaggio del libro, pochi comprano a scatola chiusa, per l'illusoria fama che si ha sui social.
Sorge anche spesso il problema che tanti, stando sui social network, si identificano nella loro mitologia dello scrittore e si montano la testa, credono di poterci guadagnare per il nome che si sono fatti, allora pubblicano a manetta libri, assillando gli amici per intascare qualche euro, ma fanno così terra bruciata, perché alla fine si ritrovano ad avere rotto il cazzo a tutti e con nessuno che compra più i loro libri.
Per vendere libri bisogna restare con i piedi per terra, cercando di arrivare a quelli fuori dal solito giro del bar e dei social network di cui si fa un utilizzo simile a quello del bar, ci si ritrova sempre con i soliti amici.






giovedì 15 settembre 2016

330 - ODIO I FAN

Odio i fan dei social network quelli che danno sempre ragione a prescindere e trovano esageratamente divertenti le frasi in base a chi le pubblica, non li sopporto anche nel caso sia io quello che le pubblica.
Ne avevo uno sulla mia pagina Facebook "Satireggiando" che mi dava sempre ragione, esageratamente si mostrava divertito a ogni cosa che scrivevo, non gli rispondevo più, è sparito.




venerdì 26 agosto 2016

329 - CATASTROFI

Mandi i due euro e sei un credulone.
Non li mandi e sei uno stronzo cinico.
Commenti che dovrebbero rendere antisismiche le case
e stai facendo sciacallaggio mediatico.
Non commenti ammutolito davanti alla tragedia
e sei un guardone passivo che rovina la democrazia.
E i giornalisti dovrebbero aiutare a scavare.
E chi corre lì per soccorrere ostacola i soccorritori esperti.
E i politici che vanno vogliono farsi pubblicità.
E i politici che non vanno sono riprovevoli indifferenti.
Nel mentre
gli unici da lodare
sono i cani.



venerdì 19 agosto 2016

328 - GUERRE E INDIFFERENZE

Mi sorprende sempre il fatto che muoiono migliaia e migliaia di persone nell'indifferenza più totale, ma se vedono un bambino ferito allora si commuovono e si accorgono del problema, per qualche minuto.
Penso che se al posto del bambino ci fosse un gattino che miagola disperato smuoverebbe ancor più le persone e magari farebbero qualcosa di concreto, donando alle popolazioni colpite dalla guerra croccantini e vaschette di paté per gatto.


giovedì 18 agosto 2016

327 - Burkini in spiaggia

Premetto che sono per uno Stato assolutamente laico e sono favorevole al nudismo, metterei in ogni località marina obbligatorio uno spazio per i nudisti.
Una volta ho visto delle suore al mare vestite e coperte come le musulmane integraliste; se nessuno proibisce alle suore cattoliche di conciarsi così per andare in spiaggia, non capisco perché lo si deve proibire alle musulmane. Non tiratemi fuori la paraculata del cristianesimo che fa parte della nostra tradizione, perché non fa parte della mia e nemmeno deve far parte di quella di uno Stato laico, considerato che la laicità è l'unico vero antidoto agli integralismi e alle ingerenze religiose nella vita pubblica.
A chi potrebbe obiettare che per le suore è una loro libera scelta, mentre per le islamiche è un'imposizione, faccio notare che anche certe islamiche accettano loro quella condizione o comunque sarebbero imbarazzate ad andare al mare con un costume da bagno, perciò proibire il burkini sarebbe proibire loro di andare in spiaggia e pure a tutta la loro famiglia, considerato che spesso hanno figli e se non possono andarci loro in spiaggia non ci vanno neanche i figli. Inoltre ci sono anche delle occidentali convertite all'islam, che si mettono a girare di loro spontanea volontà sempre incappucciate, sarebbero assimilabili alle suore quelle, visto che è stata una loro libera scelta.
Per non dire dei subacquei, quando vanno per fare lo loro immersioni in mare magari verrebbero fatti denudare, avendo un abbigliamento confondibile col burkini.
Il problema è che non tutti la pensiamo nello stesso modo, soprattutto quando entrano in gioco le religioni, decidono loro per l'individuo che vi aderisce; quindi per evitare le imposizioni estranee a una vera libera scelta bisognerebbe vietare le religioni, ma a quel punto molti direbbero che sarebbe un limitare la libertà individuale.
Perciò la libertà di abbigliamento, senza proibizioni, mi pare la migliore soluzione in uno stato laico ed equidistante dalle parti.


mercoledì 17 agosto 2016

326 - NOSTALGIE POLITICHE

Vedo un continuo festival del cervello in vacanza, con nostalgie per tutto ciò che è passato, da Berlusconi a Craxi, dalla Dc al Duce, fino ai Borboni o a Giulio Cesare.
D'accordo che regna la confusione e la situazione peggiora continuamente, con una sinistra che è andata a destra, inseguendo i moderati, che sarebbero la destra normale nei paesi normali. Così noi attualmente abbiamo un centrodestra che si fa chiamare centrosinistra avvalendosi dei voti degli elettori di sinistra, e una destra estrema che si fa chiamare centrodestra ( che va dal programma integralista cattolico dell' NCD, al piduismo di Forza Italia, al populismo di lega e fdi).
Quindi la sinistra non esiste e nemmeno il centrosinistra, sono attualmente rappresentati solo da sparuti gruppi politici senza parlamentari come Azione Civile e i vari partitini comunisti.
Senza nostalgie assurde, sarebbe di ricostruire un'unione socialista guardando più a Pertini che a Craxi, più ai diritti dei lavoratori che ai dibattiti da salotto, più alle problematiche reali delle persone che alle esigenze delle lobby e delle cooperative infiltrate dalla criminalità.
Oppure sperate nella rivoluzione del m5s.
Però è troppo legato agli umori di pancia dell'elettorato per i miei gusti, anche se certe sue iniziative come il reddito minimo garantito sono da appoggiare, per uscire da questo degrado.
Ma una presenza politica di una sinistra veramente socialista sarebbe comunque necessaria come l'ossigeno, in questo periodo storico di schiavizzazione dei lavoratori.

martedì 16 agosto 2016

325 - Italia, medaglia d'oro nei soldi pubblici sprecati

Le medaglie olimpiche le dobbiamo pagare e care.
L'Italia è la nazione europea che paga di più chi vince una medaglia: 150mila euro l'oro, 75mila l'argento, 50 mila il bronzo. Oltre a essere gli atleti quasi tutti appartenenti alle varie forze dell'ordine, quindi a carico dei contribuenti. Tra l'altro siamo già primi al mondo come densità di forze dell'ordine, con il più alto rapporto poliziotti per abitante. Essendo sempre tra i primi nelle classifiche degli sprechi di denaro pubblico, non stupiamoci se abbiamo il debito pubblico tra più grandi del mondo e se subiamo una tassazione esagerata.

Fonti:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-06-17/05.spm

http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/rio2016/2016/08/15/news/olimpiadi_medaglie_quanto_valgono-146031424/



mercoledì 10 agosto 2016

324 - L'orto sinergico

L’Orto Sinergico è un metodo scoperto dall'agricoltrice spagnola  Emilia Hazelip che si ricollega al filone della Permacoltura (coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo a causa dell’ abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo.
Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate; il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi dalla legge).
Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che LE PIANTE CRESCENDO E VIVENDO SUL SUOLO CREANO SPONTANEAMENTE UN SUOLO PIU’ FERTILE DI PRIMA, grazie a residui organici ed attività chimica.
La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.
La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di AUTOFERTILITA’ del terreno, SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE, ne di separare le piante (pur facendo attenzione a collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro).

Esistono chimiche inimmaginabili nella natura.. alcune piante emettono tossine persino verso esemplari della loro stessa specie, una volta sviluppatesi in un dato territorio … altre piante emettono sostanze preziosissime solo per altre specifiche varieta’ o specie.

A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).

La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.

A integrazione dell’articolo guardate ii due video di Marilia Zappalà, socia fondatrice dell’ Associazione Basilico, nata nel 2002 con l’obiettivo di sostenere la creazione di eco-villaggi, diffondere i metodi dell’agricoltura naturale e della permacultura, praticare stili di vita ecologici.



Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).

Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’ aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal terreno… in questo modo si risparmia molta acqua.

Con questa tecnica ”a goccia” si risolvono i soliti problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante (le foglie bagnate, soprattutto con il caldo, perdono sali a causa dell’ evaporazione dell’ acqua che da esse assorbe automaticamente delle sostanze preziose per il processo micro-idraulico chiamato osmosi) e si riduce lo choc termico (il rapido passaggio dal caldo intenso, specie se la pianta viene scaldata direttamente dai raggi del sole, al freddo dell’ acqua d’innaffiamento, specie se poggiata sulle foglie, può far morire qualche esemplare e stressarne altri, come per le congestioni estive dei bagnanti).

Si dispone direttamente sul terreno da coltivare un tubo di 16 mm di diametro, lungo la zona da irrigare, a formare un anello che la circonda (se molto estesa creare una spirare destrogira) e si praticano dei fori con un punteruolo ogni 15cm. , poi si ricopre con una pacciamatura (foglie secche e rametti naturali che mantengono al suolo l’ umidità d’ estate ed il calore d’ inverno).

La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra … soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).

Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’ (ovviamente) chimici.

Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo anno.

Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei microorganismi che popolavano il terreno.

Alan Smith, un microbiologo australiano, ha dimostrato come arare la terra danneggi i cicli nutritivi del suolo.

E’ importante dividere nettamente la zona dove si passa per lavorare da quella dove invece crescono le piante coltivate sinergicamente … in questo modo si evita di compattare il suolo calpestandolo.

Nella zona coltivata si mantiene la terra sempre ricoperta da uno spesso strato di pacciamatura (meglio un misto di materiale di recupero o di riciclo: paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte) che ha la stessa funzione delle foglie morte sul suolo di un bosco.

La pacciamatura trattiene una basilare umidità del suolo, combatte la crescita delle erbe spontanee causando ombra sul terreno, proteggere la fertilità del suolo dal dilavamento della pioggia, evita l’ effetto di compattamento del suolo quando piove violentemente (pioggia battente).

I materiali usati per i bordi dei campi sono naturali (legno, muretti a secco, senza calce e cemento) o addirittura siepi di piante… allo stesso modo si usano salici o ginestre al posto dei laccetti (inquinanti) in plastica e metallo.

I principi dell’agricoltura sinergica sono:

- non arare ne zappare

- non compattare il suolo

- non concimare

- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).

Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:

1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.

Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).

2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).

Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.

3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).

SAREBBE MEGLIO COLTIVARE ANCHE DEI FIORI nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.

Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ”erbacce”) possono aiutare a trattenere umidità nel suolo (con le loro radici) e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire SOLO NEL CASO CHE SOFFOCHINO IL NOSTRO SEMINATO GERMOGLIANTE O ADOMBRINO LE NOSTRE PIANTE COLTIVATE E I LORO FIORI-FRUTTI.

Naturalmente alcune erbe spontanee non sono aggressive-infestanti, oppure sono medicinali, oppure commestibili, in questi casi ovviamente NON vanno assolutamente danneggiate (al massimo sfoltite in modo mirato ed utilizzate).

Probabilmente se un certo tipo di erba spontanea nasce accanto ad alcune nostre piante coltivate e NON ACCANTO AD ALTRE, allora quella pianta sarà in armonia con le altre da noi seminate, e difficilmente vi saranno tossine naturali di competizione reciproca.


I prodotti dell’ orto sinergico sono proporzionali alla bontà del suolo iniziale, ma eccellono in qualità ed intensità di sapori, inoltre aumentano esponenzialmente (seppur lentamente, negli anni) anche in quantità del raccolto.

E’ possibile creare qualcosa di simile a delle fioriere (fondamentale su terreni particolarmente rocciosi).. saranno costruite in legno e non avranno base (niente fondo, collegate al terreno sottostante) … prima si arerà o vangherà il terreno, poi si creerano le ”fioriere” alte circa trenta centimetri e larghe circa un metro e sessanta centimetri (esistono delle ”proporzioni auree” in matematica geometrica e numerologica, ma non so se sono state ancora applicate anche alle proporzioni di costruzione di tali ”fioriere”) … le ”fioriere” verranno subito ricoperte di paglia o compostaggio (dopo la semina) per i motivi detti prima.

La paglia in particolare, decomponendosi, produce miceli (filamenti vegetali, agglomerati filiformi di funghi) che proteggono le piante coltivate da vari aggressori microbiologici.

La cellulosa contenuta nella paglia, poi, costituisce un alimento o un apporto di carbonio per i microrganismi terrestri compatibili con la crescita delle piante e favorisce lo sviluppo di batteri benefici.

Per una coltivazione sinergica possiamo usare paglia di grano o di tutti gli altri cereali.

Se utilizzassimo paglia pressata, questa andrebbe aerata bene prima dell’uso, per evitare un eccessivo isolamento termico del terreno.

PER LA PACCIAMATURA PROTETTIVA (strato biodegradabile di protezione del suolo), oltre alla (1) PAGLIA, possiamo utilizzare anche:

(2) FOGLIE SECCHE: escludendo le foglie di eucalipto, che possono inibire lo sviluppo dei microrganismi, si possono usare tutte le foglie.

Foglie di rovere, castagno, quercia, noce, si possono utilizzare anche come pacciamatura, ma anch’ esse insieme a foglie di altri alberi.

Solo gli aghi di pino e di altre conifere sono in generale da evitare, salvo eccezioni (sempre mescolati con altri materiali e solo se non si dispone di altro materiale) come nella pacciamatura della fragola o in terreni con un pH molto basico.

(3) CANNE: si utilizzano spezzettandole.

Anche diverse piante acquatiche come l’Enea e tutte le Typhaceae vanno bene.

Si raccolgono una o due volte l’anno quando sono verdi o quando sono già adulte e (solo se) secche.

(4) CARTA: meglio se lasciata all’ aperto (meglio se mista ad altri materiali) per un certo periodo prima della frammentazione e posa in opera finale, e meglio se di pura cellulosa, senza additivi chimici o coloranti.

In Europa solitamente possiamo anche utilizzare la carta dei quotidiani tagliata in strisce (utilizzando le tagliadocumenti da ufficio : macchine per la distruzione di documenti che tagliano la carta in piccolissime striscie), dal momento che l’inchiostro dei giornali dei paesi OCCIDENTALI NON contiene piombo.

Però bisogna evitare carte colorate o brillanti come quelle delle riviste, perchè contengono metalli pesanti e sono tossiche per l’ uomo.

(5) SEGATURA: in estate viene regalata dalle industrie della lavorazione del legno, ma bisogna fare attenzione che non provenga da legname trattato o incollato.

Se vogliamo spendere in sicurezza, anche il pellet (combustibile recente per stufe ottimizzate a doppia combustione), essendo costituito da legname pressato garantito come NON TRATTATO, dovrebbe essere un buon pacciamante, ma va prima triturato e lasciato all’ aperto a riprendere la sua forma naturale.

Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, e’ bene distribuire la segatura fresca stesa anche dove si cammina, sui percorsi lasciati liberi per il passaggio dei coltivatori (o dei visitatori dell’ orto sinergico), in modo che subisca una prima decomposizione, evitando di depauperare il terreno dall’ azoto, e dopo un anno, a segatura scura, la si potrà aggiungere alla pacciamatura dell’aiuola.

(6) ALTRI MATERIALI COMPATIBILI: per esempio PICCOLI RAMI raccolti nei boschi o piccoli scarti del legname, (sterpaglie di bosco, di siepi, di piante potate) scarti di produzione della viticoltura triturati, ed in certi casi anche residui di noccioli di ulivo dei frantoi, comuni CARTONI, nonostante siano trattati con vari tipi di colla, e persino piume e lana di pecora.

Mischiare i materiali garantisce sempre di non eccedere negli eventuali errori di posa in opera!



Qualsiasi sia la pacciamatura, e’ bene porla anche come copertura anche ai bordi delle ”fioriere”, tra le stesse ed il ”passaggio di lavoro-visitatori”, in modo che il calore e l’ umidità vengano trattenuti nel terreno anche ai bordi delle diverse zone agricole sinergiche.

Per quanto riguarda l’ irrigazione a goccia troveremo in commercio diversi tipi di tubi con gocciolatoi molto complicati che, oltre a costare tanto, a lungo termine subiscono l’ ostruzione degli ugelli per i depositi di calcare o le impurità contenute nell’acqua.

Pur essendo di buona qualità tali attrezzature sono infatti studiate e realizzate essenzialmente per l’agricoltura chimica ciclica, dove ogni volta che si cambia coltivazione, tubi e gocciolatori vengono rimossi e puliti con acidi.

Per una permacultura (permanente) sinergica (armoniosa) sono più utili i tubi in polietilene, a bassa pressione e non forati: sono molto più economici oltre che più adatti.

Per dare acqua alle ”fioriere senza fondo” sinergiche e’ consigliabile utilizzare tubi da 12mm ai 16mm di diametro che, una volta forati, vanno fatti correre a 10cm dai bordi alti delle aiuole, e fissati al terreno con forcine di metallo.

I fori, alla distanza di 20-30cm tra loro, possono essere praticati con un sottile chiodo arroventato o un trapano con punta 1.5-2mm, vanno rivolti verso il basso e posti sotto la pacciamatura (con due prese d’acqua in ognuno degli estremi dell’aiuola o, se le dimensioni della superficie da irrigare e la pressione dell’acqua lo consentono, vanno posti a circuito chiuso).

Per ogni giuntura-attacco idrico porremo una valvola per il controllo del flusso dell’acqua dal tubo principale di diametro maggiore, che farà da portante per tutti i tubi forati più piccoli posti sopra alle aiuole.

Una volta installati, i tubi per l’irrigazione a goccia resteranno in loco permanentemente, ed in caso di otturazioni basterà semplicemente rifare altri fori. Se il campo e’ in discesa sarà bene stabilire sezioni di irrigazione, magari consultare anche un esperto in idraulica per evitare problemi futuri.

Sarebbe meglio non usare acqua corrente in modo da poter annaffiare a temperatura ambiente (anche se l’ acqua corrente dinamizzata potrebbe essere utile ad energizzare le forme di vita vegetali).

I sistemi di annaffiamento tradizionale (con l’ annaffiatoio per zone tipo ”aiuole rialzate” o col tubo per zone più grandi) sono meno efficaci del sistema ”a goccia” perchè accelerano la decomposizione della pacciamatura, oltre che dilavare sostanze nutritive dalle foglie e a volte anche dal terreno, sprecando poi molta acqua inutilmente.

Ricordiamoci di porre la pacciamatura dopo la semina, oppure di affrettare la semina subito dopo la pacciamatura.

Il periodo migliore per semine e trapianti e’ indubbiamente la primavera, ma anche l’autunno può andare bene.

Bisogna saper osservare ed interagire con i ritmi della natura per collaborare con essa… badiamo al clima anche nella semina, e chiediamo consiglio ai contadini vicini che conoscono le specifiche cronotopiche del luogo (quali periodi e quali piante sono migliori … per quale zona di terra, più o meno ricca chimicamente o più o meno riparata dal sole, o dal vento, anche se nel nostro caso la pacciamatura e la coltivazione sinergica ci avvantaggia molto e rendono la geomorfia dei luoghi quasi equivalente).

Il terreno ha bisogno primariamente di RADICI per stare bene, quindi SE IL NOSTRO ORTO E’ PRONTO, NON ESITIAMO A SEMINARE o trapiantare, anche se il periodo non sembra ottimale, oppure volendo possiamo utilizzare le Piante Pioniere come la Senape Bianca, LE PIANTE DA FORAGGIO, LE COSTE, LE CICORIE, ecc ecc, che si adattano più di altre a suoli poveri e permettono di MIGLIORARLI con la semplice e sola loro presenza.

Il manto artificiale-naturale della pacciamatura tende ad imitare la natura, invece di modificarla: il terreno sano in natura e’ sempre coperto.. un manto verde per la prateria, una copertura di foglie nel bosco .. solo nelle zone percorse da molti animali o dall’ uomo la terra naturale diventa nuda (spoglia a causa del calpestio).

La nostra pacciamatura incoraggia, tra gli altri organismi utili, i LOMBRICHI, che, resi più attivi dalla nostra protezione, aiutano il terreno ad arieggiarsi in modo sostenibile (senza bruciare tutte le forme di vita anaerobe come con l’ aratura) e ad arricchirsi grazie ai loro escrementi, prezioso nutrimento chimico-minerale per le piante.

Lo spessore ottimale della pacciamatura potrà essere ancora migliore se adeguato dinamicamente ad ogni stagione (in inverno di spessore maggiore) ad ogni momento produttivo dei vegetali presenti (prima di seminare o trapiantare piantine in primavera, si apriranno dei piccoli varchi nella pacciamatura, per permettere al terreno di assorbire raggi solari e scaldarsi prima di ricevere i semi, poi la pacciamatura sarà mantenuta rada ed arieggiata finché le piantine non si saranno sviluppate abbastanza, per poi intensificare di nuovo la pacciamatura in estate se il sole sarà troppo intenso ed il terreno caldissimo) ed al tipo di vegetali (ad esempio porri e carciofi richiedono una copertura maggiore di quella richiesta per le varietà di insalata).

Alla posa in opera iniziale della pacciamatura e’ consigliabile innaffiare subito, per favorire la sua aderenza al terreno.

Come detto prima alcune erbe infestanti durante la crescita potranno essere rimosse o sfoltite (deradicate dolcemente solo se incompatibili con una specifica verdura) e nel raccogliere i vegetali coltivati si eviterà l’ eradicazione (o si praticherà l’ eradicazione delicata nel caso di tuberi commestibili).

Per combattere l’ esplosione demografica di alcuni parassiti indichiamo suggerimenti erboristici (ma nell’ orto sinergico ben tenuto NON e’ assolutamente necessario) :

- Macerato d’ Ortica(eventualmente anche con Equiseto) per combattere le infestazioni di afidi o di ragnetto rosso su: fagioli, piselli, fragole ecc.

- preparati a base di Quassio che agiscono per ingestione determinando nei parassiti un breve periodo di inappetenza e la successiva morte in 2-3 giorni.

Agiscono contro la cavolaia e tutti i bruchi in genere, mentre sono totalmente innocui per gli insetti predatori, gli animali a sangue caldo, l’uomo.

- alternando Propoli in soluzione ammoniacale con propoli in Soluzione Idroalcoolica si evitera’ il proliferare di: cocciniglie, afidi, tignole, carpocapsa, minatori fogliari, ragnetto rosso, vari altri parassiti animali prevenendo malattie fungine come ruggine, ticchiolatura, monilia, oidio.

La somministrazione in questo caso va effettuata dopo la cascola naturale dei frutticini (ancora verdi) degli alberi, che si verifica generalmente 20-25 giorni dopo la caduta dei petali, ed eventualmente dopo l’ asportazione manuale dei frutti deformi, troppo ammassati, rovinati o gia’ beccati dagli uccelli (tale selezione non fa parte della strategia sinergica, ma potrebbe comunque essere in armonia con i bisogni naturali della pianta).

Un altro elemento ”polivirtuoso” di un orto sinergico e’ quello di costruire ripari per gli uccelli e luoghi naturali dove nidificare al meglio (gli uccelli aiutano a ridurre la quantità di insetti dannosi nell’ orto).

Il coltivatore deve agire come UNO SCIENZIATO CHE COLLABORA CON LA NATURA e cerca di imitarla!

Secondo me sarebbe bene anche ORGANIZZARE UNA SERIE DI ESPERIMENTI SISTEMATICI sull’ interazione fra COPPIE di singole specie (e sottospecie) di piante, in quantità significative di eventi e soggetti osservati… tu hai tempo? perchè non lo fai e prepariamo insieme un piccolo libro (magari gratuito o ad offerta libera) per divulgare i risultati?

Man mano che troverò informazioni più precise sulle singole interazioni tra DUE tipi di vegetali le pubblicherò qui (mandatemele se le conoscete).

Tornando all’ argomento generale ricordo anche che piantando vegetali con tipi di radici diverse per forma e profondità, si agisce in armonia con la natura, senza chimiche artificiali o modifiche meccaniche del suolo, e si evita il compattamento del terreno che viene aerato dalle radici stesse.

Se, infine, vogliamo che il nostro orto sinergico sia pienamente permaculturale, ricordiamo di preferire il riutilizzo al riciclo (se usiamo vetro o altre sostanze riciclabili, proviamo ad usarle nella loro forma primaria, senza ”scomporle e ricomporle” sprecando energia, come avviene comunque nel riciclaggio, sciogliendo il vetro col calore e poi rimodellandolo), di usare ciò che l’ ambiente SPECIFICO ci offre facilmente (non materiali o piante provenienti da chissadove), informandoci e tramandando più possibile le tecniche tradizionali del posto dove operiamo… infine cerchiamo di fare in modo che sia anche visivamente BELLO, che ci trasmetta significati positivi, che ci stimoli emozioni costruttive, che unisca la creatività artistica alla saggezza naturale, in una risonanza reciproca.

 Bruno Bruglia
e-mail: riordinare@yahoo.it





sabato 6 agosto 2016

323 - LEGGI ITALIANE

In Italia siamo pieni di leggi confuse e contraddittorie, che faticano a capire persino gli addetti ai lavori.
Per esempio se un ragazzino mette della pubblicità sul suo sito internet certi commercialisti dicono che fin quando ha raggiunto i 4.800 euro di guadagno basta solo dichiararli come introiti, dopo quella cifra si deve fare la partita iva, che però viene a costare minimo 5mila euro all'anno, così uno quel poco che ha incassato deve spenderlo per farsi la partita iva. Però altri dicono che la partita iva devi fartela subito, anche se guadagni pochi euro, perché si tratta di un'attività continuativa in quanto la pubblicità e visibile 24 h al giorno. Altri dicono che non è vero. Ecc Ecc.
Alla fine uno fa in nero, o va all'estero o non fa niente e quelle pubblicità se le incassano dei siti esteri che si rivolgono al medesimo target. Autolesionismo statale al massimo.
Oppure se pubblichi un libro qui in Italia devi mandarne anche delle copia alle biblioteche nazionali e regionali, certi dicono una copia certi due , a ogni modo diceva uno che ci lavorava che questi libri vengono presi e buttati all'ammasso, diventano irreperibili nel caos dei giganteschi magazzini pagati con i soldi dei contribuenti per questa inutile legge, assurda nell'epoca degli ebook e di internet, con siti e blog che pubblicano a vengono letti più dei libri.
Oppure se giro col cane sui sedili posteriori dell'auto la legge dice che si può circolare se non disturba la guida, però mi è capitato un paio di volte di essere fermato dai dei carabinieri che mi volevano fare la multa per il cane, dicono che devo mettere una rete per impedirgli di saltare sui sedili anteriori, ho fatto notare che è un cane anziano, piccolo, cieco e zoppo, non riesce neanche a salire sul sedile se non lo metto io, figuriamoci se salta da dietro fino a quello anteriore, oltre al fatto che mi ascoltava anche da giovane e se dico di stare li ci sta. Però potrei portarlo comunque senza rete, mentre loro vogliono che la metta.
Potrei fare altri esempi, ma il senso è sempre quello.
Creano leggi demenziali e confuse con lo scopo di tiranneggiare, così uno non è mai certo e teme sempre di essere perseguitato, spingendolo ad arruffianarsi con chi ha un qualche potere per sopravvivere in questa melma schifosa, che sta soffocando questa disgraziata nazione.


martedì 2 agosto 2016

322 - IL VOLTO DELL'ASSASSINO

Sabato mattina 2 agosto 1980, diciottenne senza patente, dovevo andare a fare un giro a Bologna  ma ho rinunciato, stanco e mezzo stordito poiché avevo dormito poco. Così sono rimasto a letto, ho perso l'autobus che mi portava alla stazione ferroviaria di Rovigo, dove prendevo il treno per Bologna. Però anche se ci andavo arrivavo a Bologna prima e alle 10.25 ero fuori dalla stazione, a meno che non avessi trovato qualcuno che conoscevo e mi fossi fermato a parlare con lui; oppure se prendevo il treno successivo arrivava dopo, trovavo già l'esplosione e la stazione chiusa, sarei rimasto bloccato dentro il treno per ore, tra Ferrara e Bologna.
85 morti e oltre 200 feriti.
Il più grave attentato terroristico nella storia della Repubblica Italiana.
Quello che mi dispiace maggiormente oggi è vederla definita come una strage fascista, fermandosi così agli esecutori materiali, dimenticando i mandanti e gli organizzatori. Nel dopoguerra, dalla strage di Portella della Ginestra del primo maggio 1947 in poi, se unite i punti fermi si delinea il volto dell'assassino: la commistione tra pezzi dello stato, servizi segreti, P2, criminalità organizzata e fascisti.
Ricordiamo che a Bologna ci sono state altre due stragi:
il 4 agosto 1974, la strage del treno Italicus, San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, 12 morti e 48 feriti; e il 23 dicembre 1984, la strage del treno rapido 904, nello stesso posto dell'attentato del 1974; 16 morti e 266 feriti.
Riporto un episodio significativo relativo alla strage del 1974:
"Il 9 agosto 1974 arriva alla Questura di Roma la testimonianza di Rosa Marotta, titolare di una ricevitoria del Lotto di via Aureliana a Roma. La donna avrebbe ascoltato, qualche giorno prima della strage, la telefonata fatta da una ragazza nel suo locale, riguardante un attentato in preparazione:
«Le bombe sono pronte… da Bologna c'è il treno per Mestre, là trovi la macchina per passare il confine... stai tranquillo… i passaporti sono pronti…». I dirigenti dell'ufficio politico della capitale accertano rapidamente chi era la ragazza autrice della telefonata, Claudia Ajello, non aspettandosi però che questa fosse una collaboratrice del Sid e che lavorasse in un ufficio del Servizio segreto in via Aureliana.
La ragazza, interrogata dal Pm ben tre giorni dopo, afferma di non aver assolutamente parlato di bombe e che la telefonata era rivolta alla madre in partenza per un viaggio che prevedeva il trasferimento da Roma a Mestre in treno. La Ajello fornisce però versioni contrastanti con quelle dei suoi superiori del Servizio segreto, anche riguardo al motivo dell'utilizzo di un telefono pubblico invece dell'apparecchio presente nell'ufficio del Sid. Verrà rinviata a giudizio per falsa testimonianza. Inoltre verrà accertato il suo ruolo all'interno del Sid, non semplice traduttrice, ma infiltrata all'interno dell'ambiente degli studenti greci e del PCI, sezione di Casal Bertone, cui si era iscritta."
(tratto da Wikipedia).

4 agosto 1974. Nella notte una bomba esplode nella vettura numero 5 dell'espresso Roma-Brennero. I morti sono 12 e i feriti circa 50, ma una strage spaventosa è stata evitata per questione di secondi: se la bomba fosse esplosa nella galleria che porta a San Benedetto Val di Sambro i morti sarebbero stati centinaia. Racconta un testimone della strage: «Il vagone dilaniato dall'esplosione sembra friggere, gli spruzzi degli schiumogeni vi rimbalzano su. Su tutta la zona aleggia l'odore dolciastro e nauseabondo della morte». I due agenti di polizia che hanno assistito alla sciagura raccontano: «Improvvisamente il tunnel da cui doveva sbucare il treno si è illuminato a giorno, la montagna ha tremato, poi è arrivato un boato assordante. Il convoglio, per forza di inerzia, è arrivato fin davanti a noi. Le fiamme erano altissime e abbaglianti. Nella vettura incendiata c'era gente che si muoveva. Vedevamo le loro sagome e le loro espressioni terrorizzate, ma non potevamo fare niente poiché le lamiere esterne erano incandescenti. Dentro doveva già esserci una temperatura da forno crematorio. 'Mettetevi in salvo', abbiamo gridato, senza renderci conto che si trattava di un suggerimento ridicolo data la situazione. Qualcuno si è buttato dal finestrino con gli abiti in fiamme. Sembravano torce. Ritto al centro della vettura un ferroviere, la pelle nera cosparsa di orribili macchie rosse, cercava di spostare qualcosa. Sotto doveva esserci una persona impigliata. 'Vieni via da lì', gli abbiamo gridato, ma proprio in quel momento una vampata lo ha investito facendolo cadere accartocciato al suolo»

"Piazza bella piazza. Uno dei momenti più alti e drammatici di questo disco incredibile e coraggioso.
Una delle scene più indimenticabili di tutta una vita. Dieci bare in fila sul sagrato della chiesa. E davanti, fermi, immobili nei loro completi scuri, impenetrabili, il sindaco di Bologna, il presidente della repubblica Giovanni Leone, il segretario della DC Amintore Fanfani, tanti ufficiali, politicanti. Dietro di loro tutta una città riunita, raccolta, ostile. Dapprima ondeggiante di sdegno, poi rumorosa di fischi, grida, ululati. Che si trattiene a stento dal trascendere. Dal travolgere le istituzioni presenti."
Jonathan Gustini, da: Claudio Lolli, la terra la luna e l'abbondanza, edizioni Stampa Alternativa, p. 115.
Piazza bella piazza, ci passò una lepre pazza... è una filastrocca popolare toscana che la madre di Claudio Lolli, originaria di Grosseto, cantava sempre al figlio.

Piazza, bella piazza
ci passò una lepre pazza,
uno lo cucinò, uno se lo mangiò,
uno lo divorò, uno lo torturò,
uno lo scorticò, uno lo stritolò,
uno lo impiccò
e del mignolino ch'era il più piccino
più niente restò.

Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza...

Ci passarono dieci morti
i tacchi, e i legni degli ufficiali,
teste calve, politicanti
un metro e mezzo senza le ali,
ci passai con la barba lunga
per coprire le mie vergogne,
ci passai con i pugni in tasca
senza sassi per le carogne.

Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza...

Ci passò tutta una città
calda e tesa come un'anguilla,
si sentiva battere il cuore,
ci mancò solo una scintilla;
capivamo di essere tanti
capivamo di essere forti,
il problema era solamente
come farlo capire ai morti.

Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza...

E fu il giorno dello stupore
e fu il giorno dell'impotenza,
si sentiva battere il cuore,
di Leone avrei fatto senza,
si sentiva qualcuno urlare
"solo fischi per quei maiali,
siamo stanchi di ritrovarci
solamente a dei funerali".

Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza...

Ci passarono le bandiere
un torrente di confusioni
in cui sentivo che rinasceva
l'energia dei miei giorni buoni,
ed eravamo davvero tanti,
eravamo davvero forti,
una sola contraddizione:
quella fila, quei dieci morti.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=5rIi5Irdo74











domenica 31 luglio 2016

321 - RASSEGNATI AL PEGGIO

Quando critichi qualcosa per la maggioranza ottusa vuol dire che sei invidioso, non concepiscono che a uno possa fregargliene un cazzo e che la pensi in maniera diversa.
Per loro tutti devono essere uguali, dei mentecatti che vendono ogni dignità per possedere gli oggetti fatti desiderare dalle pubblicità; non arrivano a capire che c'è gente che la pensa diversamente.


martedì 26 luglio 2016

320 - APPELLO AI POETI

Poeti
invece di scrivere nuove poesie
per combattere i problemi
e che non cambieranno niente
si potrebbe risolvere qualcosa
detenendo un potere economico,
inventiamoci metodi per fare i soldi,
perché le poesie non smuovono nessuno
mentre i soldi smuovono tutto.
Inoltre oggigiorno
la maggioranza della gente
più delle parole di un poeta
ascolta le parole di un ricco.

Poi un poeta
se non è un fasullo, ce ne sono,
avrà una sensibilità diversa
nell'indirizzare l'economia
avendo in mano lui i soldi,
potrebbe evitare di finanziare
lo sfruttamento dei lavoratori
la distruzione dell'ambiente
le torture sugli animali
come gli speculatori invece fanno
essendo interessati
solo dall'avere maggiori profitti.

La poesia vera
è togliere i soldi
agli imbecilli.







lunedì 25 luglio 2016

319 - UN PROBLEMA

Ho un grave problema quando sento che sono avvenute delle stragi, percepisco sospiri di sollievo tra le parole dette quando gli attentatori sono bianchi, magari cattolici integralisti.
Sono tranquillizzati dal fatto che non c'è dietro l'uomo nero, lo spauracchio, il bau bau mediatico, il diverso da noi. Mentre, al contrario, quando c'è un attentatore anche lontanamente classificabile come diverso da noi ecco che si cerca di enfatizzare l'evento per creare clamore mediatico, con ascolti più alti e con sapienti opinionisti tirati fuori per l'occasione pronti a pontificare per ore sui pochi dati incerti a disposizione.
Magari il giorno prima è successo un attentato più grave in cui sono morte molte più persone, ma sono finite subito nel dimenticatoio, avendo avuto la sfortuna mediatica di non essere bianchi occidentali cattolici.
Il caso Regeni lo conosciamo, ma non sento nessuna vera indignazione per i molti ragazzi egiziani che hanno fatto la stessa orribile fine.
Il problema alla base è non considerare tutti semplicemente come esseri umani.
Esseri umani che possono essere persone piacevoli o spiacevoli, che ti aiutano o ti ammazzano, che ti amano o ti violentano, intelligenti o deficienti, ricchi o poveri, di qualunque orientamento sessuale, o religioso. Che vanno aiutati quando sono in difficoltà e presi a calci quando ti aggrediscono.
Ma sempre e comunque esseri umani, se ci si scorda questo si diventa degli imbecilli influenzabili da chi ne approfitta per trarne dei vantaggi.
Anche il pietismo per cui sono tutti buoni e innocenti i diversi da noi è una cretinata, l'altra faccia della stessa merdaglia mentale, che non ci fa considerare tutti come esseri umani, a prescindere.
Allora per esempio si capirebbe che è un crimine farli arrivare qui su imbarcazioni pericolanti, ma si devono organizzare dei viaggi regolari per tutti, non solo per chi se lo può permettere perché ha i soldi, abbattendo le frontiere. Sono conscio che è un'utopia al momento, però se almeno non si andasse a depredarli delle loro ricchezze e a organizzare guerre funzionali agli interessi occidentali appoggiando i più fanatici, ecco che la situazione già migliorerebbe di molto.