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venerdì 1 marzo 2013

153 - Come diventare poeti famosi


Milioni di poesie vagano, milioni di poeti sognano, ognuno vorrebbe un attimo di attenzione, una carezza all'ego, almeno un dito in culo di notorietà.
Ma come emergere in questo mare in tempesta agitato tra assopita indifferenza e sogni supponenti?
E ci sono le leggi del mercato che devi seguire obbediente, per pubblicare poesie che criticano le leggi del mercato e chi le segue obbediente.
Mi dicono gli esperti che le poesie non interessano a nessuno, solo a un ristretto pubblico, al massimo vendi poche migliaia di copie in Italia se sei un poeta famosissimo nell'ambiente.
E poi cos'è questa smania di pubblicare un libro che leggeranno poche persone, che spesso sono quelle che già ti conoscono? Mi pare che sia un desiderio di essere accettati socialmente, si desidera concretizzare i propri pensieri in un oggetto-libro, che socialmente dà un'immagine e un ruolo di scrittore. Si passa così agli occhi delle persone che incontriamo ogni giorno da sbandato/drogato/alcolizzato/facciadimmerda a poeta/scrittore/intelligentone , ci si immagina realizzati, si suppone che le persone dell'altro sesso ci assaliranno pervase dallo spasmodico desiderio di accoppiarsi con noi. Tutto ciò solo pubblicando un libro col nostro nome in bella mostra, con i nostri pensieri che entreranno in tanti altri cervelli accendendo scintille di ribellione, la ribellione si propagherà e la popolazione si rivolterà contro il sistema capitalistico che ci opprime, annientandolo, rendendo il mondo un posto più vivibile, venderemo tantissimi libri diventando talmente miliardari che pure le dive di Hollywood si prenoteranno per donarci un fellatio.
Sogni, illusioni, speranze di poveri umani asociali, che si aggrappano disperati a quelle parole scritte con fatica, spremendo la propria intelligenza per cercare un senso alla propria esistenza, in questa tempesta che velocemente attraversiamo lungo il tragitto figadimadre-cassadamorto.
Ma al di là delle spiritosaggini e delle malinconiche constatazioni, come fare per far conoscere ciò che si scrive?
COSE IMPORTANTI DA TENERE SEMPRE PRESENTI:
1 - Non farsi influenzare dalle convenzioni sociali e cominciare a non agognare troppo la pubblicazione di un libro cartaceo, tenendo presente in ogni caso che ci sono editori che ti pubblicano senza spendere un centesimo, perciò non pagare niente né accettare di dover vendere copie obbligatoriamente, loro sono imprenditori e devono assumersi il rischio, se invece i costi li scaricano su di te sono solo dei furbastri che vogliono sfruttarti, tutti sono capaci di fare gli imprenditori senza rischiare niente e facendo mettere materia prima (poesie) e soldi che coprano la pubblicazione al lavoratore (in questo caso l'aspirante poeta che ha lavorato per creare quelle poesie).
2- Se vuoi farti conoscere tramite i social network o un sito o un blog puoi tranquillamente raggiungere più gente di tutti i libri del poeta più di successo italiano.
3 - Usa qualsiasi mezzo ti piaccia usare per farti conoscere, realizzando video, cd, serate nei pub, serate poetiche, festival dei motociclisti o della birra, serate di streap-tease, leggendo le poesie al mercato o di notte alle mignotte lungo i viali, ogni occasione è buona per diffondere ciò che vuoi dire.
4 - È importante usare la creatività tenendo presente il mercato attuale; se le trasformi in canzoni o le sistemi dentro un testo teatrale hai più possibilità di guadagnarci qualcosa, o anche una trasmissione di poesie in una rete televisiva locale che col digitale si sono moltiplicate e si creano spazi che avrebbero notevoli potenzialità. Ricordiamoci che nonostante il web la televisione è ancora quella che muove le scelte delle persone, esempio Wislawa Szymborska è andata in testa alla classifica dei libri più venduti dopo che Saviano si è messo a leggere in televisione le sue poesie, prima se gliela nominavi credevano fosse un codice fiscale.
QUINDI:
la poesia ha un enorme potenziale, tutti quelli che apprezzano gli aforismi, quelli che si leggono i testi delle canzoni, quelli che apprezzano i testi rap, cercano parole che abbiano un significato, che trasmettano qualcosa; ricordiamoci il famoso festival dei poeti a Castel Porziano (ROMA) nel 1979 invaso da migliaia di persone, molti perché pensavano ci fosse Patti Smith allora all'apice del successo, ma anche quelli cercavano parole significative.
Il problema principale è che quando uno cerca poesia trova dei sapientoni esaltati, che usando paroloni desueti rompono i coglioni spesso senza dire niente, creando solo cumuli di merda secca. Ci vuole invece una poesia che raggiunga le persone senza perdere un grammo della propria forza, anzi acquisendone dalla semplicità.
La poesia di merda secca danneggia la vera poesia e la diffusione di qualsiasi genere poetico.
Uno che comincia a interessarsi di poesia attraverso le forme più accessibili poi, se gli piacciono, si avvicinerà anche alle forme più complesse.