Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

sabato 25 agosto 2012

105 - Lucio Battisti



Quando sento certe canzoni di Battisti mi viene voglia di strappare l'aria e uscire da questo tempo per tornare ad allora, a quelle atmosfere, in quell'aria.

104 - Televisione 2

La televisione sarà un mostro che inebetisce la gente ma il meccanismo è già dentro le persone, la tv è un elettrodomestico, basta che te lo gestisci; io guardo la tv ma salto i programmi di merda, le pubblicità non le conosco, i tg idioti non li guardo, guardo rainews se guardo un tg, abbiamo da decenni in mano il telecomando si pigia il bottone, si cambia se una cosa fa schifo e si guarda quel cazzo che si vuole, però se uno è gia idiota guarda fisso nello schermo il suo vuoto, sta lì ipnotizzato fisso e aspira tutto quello che viene propinato.
Se spegni tutte le tv restano sempre cretini uguali, ricominciano come quando non c'era la tv a spiare i vicini e a parlare dei cazzi altrui perché sono vuoti, inutile illudersi tanto.
Anche la retorica del libro oggetto sacro e di redenzione, in testa alle classifiche ci sono sempre Moccia, Vespa, Volo, ecc, è tutto veicolato dalla pubblicità, raramente dal gusto personale perché non hanno gusti propri, sono fatti così, magari non sono neanche cattive persone.
Adesso, a esempio, che la tv è meno seguita e tanti sono su internet vedo dei discorsi da merda allucinanti ugualmente, o vedi la pagina di Facebook quanto è buona la nutella a ottocentomila fan e un'altra  che fa informazione intelligente ha qualche centinaio di persone al massimo.
Seguono le stronzate anche senza che glielo dica la tv. Pasolini era un grande e preveggente ma aveva un'idea poetica di un mondo che purtroppo non c'è mai stato; io sono vissuto in casa con i miei nonni pretelevisivi e lo conosco un po', il consumismo era minore ma non c'era quella indipendenza di ragionamento che permette di pensare in maniera autonoma, il fascismo è regnato grazie alla propaganda nonostante non ci fosse la televisione, il meccanismo sbagliato è dentro la testa di chi non riesce a ragionare per conto proprio, e anche dire il tale ha detto questo per cui è verità e vangelo fa parte di quel meccanismo, anche se il tale è un grande, anche se si chiama Pasolini, tu ragiona sempre con la tua testa sempre o il meccanismo imputato alla cattiva tv ce l'avrai dentro te; quando Pasolini è morto non c'era ancora il telecomando, dovevano diffondersi le tv private, parla di una tv indottrinante , della vecchia rai, il discorso suo è che non c'era scelta, ma quando c'è stata non scelgono la maggior parte delle persone, non riescono ad avere pareri propri; lì dovrebbe agire una scuola non indottrinante, ma non succede, si avrebbero pericolosi individui pensanti in maniera autonoma.
Non penso che nasciamo stupidi ma è la via più facile nell'esistenza e in maggior parte la seguono diventandolo, poi procreano e influenzano la prole con questa loro visione.
I libri visti come fonte di salvezza per l'umanità hanno il limite che parlano a quelli che già la pensano in quel modo, scelgono quel libro per rafforzare le loro opinioni, un vegetariano non compra un libro a favore dell'alimentazione con proteine animali e viceversa:
La tv era un mezzo di massa ora in decadenza, ma anche nei periodi peggiori se uno cercava magari in orari assurdi c'erano delle cose validissime, penso a Fuori orario e ai tanti capolavori devastanti proposti, o a certi speciali di approfondimento, o anche ai video musicali, ce n'erano di bellissimi vere opere d'arte, ricordo New Frontier di Donald Fagen ad esempio.
Basta volere e trovi , ora col digitale terrestre a casa mia ho più di cento canali diversi con ogni argomento 24 ore al giorno,  per cui se mi mettessi a guardare un'idiozia è perché sono io l'idiota, c' è scelta per non esserlo.

martedì 21 agosto 2012

102 - La televisione


La televisione rimbambisce la gente si sente sempre dire, la colpa delle condizioni in cui ci troviamo è della televisione, io invece credo che la gente dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e smetterla di scaricare le proprie manchevolezze sulla televisione.
Sarebbero stupidi ugualmente anche senza televisione, infatti se leggono i giornali, se comprano libri, se vanno al cinema, se navigano in internet in maggioranza cercano solamente e unicamente stupidaggini, solo la stupidità li fa sentire a proprio agio.
Anzi guardando certi programmi considerati idioti si evolvono, sono ancora più cretini dei programmi e a vederli hanno un miglioramento, ad esempio se vedono Maria De Filippi che tratta alla pari degli altri un ballerino extracomunitario diventano un po' meno razzisti.
Stanno proprio messi male; la maggioranza degli italiani stimata in oltre due terzi della popolazione non riesce a capire un articolo di giornale.
C'è il discorso della pubblicità e dei comportamenti che vengono indotti a fini politici o di lucro, ma siamo la nazione che si è tenuta per un ventennio un regime fascista, che se non ci fosse stata la guerra sarebbe durato ancora, e non c'era la televisione.
Guardiamo in faccia alla realtà: siamo circondati da gente subdola, codarda, che non capisce niente e si venderebbe per un piatto di spaghetti.
La televisione non ha alterato più di tanto la sostanza delle cose, anche se tutti la spegnessero non cambierebbe la testa marcia che hanno.


venerdì 17 agosto 2012

101 - Courtney Love & Yoko Ono

Molti ascoltatori di rock non capiscono un cazzo, lo acoltano solo per un misto di moda e impulso sessuale, maschi e femmine come minimo a livello inconscio sognano di far allammore col loro idolo, ecco che le mogli dei divi rock sono odiate, e se il divo muore l'odio aumenta contro le vedove, sembra sia colpa loro la morte.
Yoko Ono e Courtney Love sono 2 esempi di questa stupida mentalità.
Un vero rocker non è così.


giovedì 16 agosto 2012

100 - amici e amore


Amici e amore sono due illusorie parole che ci piace usare per i conoscenti e la voglia di sesso.

99 - follia


voglio essere il lucido spettatore della mia follia

lunedì 13 agosto 2012

98 - festività comandate

La domenica è un'invenzione
una presa per il culo,
le ferie anche,
il natale,
il capodanno,
la pasqua,
tutte le feste,
tutti i giorni di lavoro,
tutte le cose imposte nella vita
sono solo prese in giro
per sfruttarti,
derubarti,
depredarti di ogni cosa,
sono solo cazzi in culo.
Tutti per te.

97 - la TUA vita

sii quel che sei e sbattitene degli altri se vuoi vivere bene e pienamente la TUA vita

domenica 12 agosto 2012

96 - Mario Brega, un mito del cinema






Mario Brega, all'anagrafe Florestano Brega (Roma, 25 marzo 1923 – Roma, 23 luglio 1994)
Attore, figlio del fondista olimpionico Primo Brega. Appassionato di boxe, grazie al suo fisico imponente trovò lavoro nel cinema come caratterista.
Filmografia
Violenza sul lago, regia di Leonardo Cortese (1954)
L'uomo di paglia, regia di Pietro Germi (1958)
Il mondo dei miracoli, regia di Luigi Capuano (1959)
Un giorno da leoni, regia di Nanni Loy (1961)
Cronache del '22, regia di Francesco Cinieri, Guidarino Guidi, Giuseppe Orlandini, Moraldo Rossi e Stefano Ubezio (1961)
Giorno per giorno disperatamente, regia di Alfredo Giannetti (1961)
Diciottenni al sole, regia di Camillo Mastrocinque (1962)
I motorizzati, regia di Camillo Mastrocinque (1962)
La marcia su Roma, regia di Dino Risi (1962)
La parmigiana, regia di Antonio Pietrangeli (1963)
Uno strano tipo, regia di Lucio Fulci (1963)
Le ore dell'amore, regia di Luciano Salce (1963)
Il fornaretto di Venezia, regia di Duccio Tessari (1963)
I mostri (episodio La nobile arte), regia di Dino Risi (1963)
Via Veneto, regia di Giuseppe Lipartiti (1964)
Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964)
Due mafiosi nel Far West, regia di Giorgio Simonelli (1964)
Per un pugno di dollari, regia di Sergio Leone (1964)
Buffalo Bill, l'eroe del Far West, regia di Mario Costa (1964)
Per qualche dollaro in più, regia di Sergio Leone (1965)
Un angelo per Satana, regia di Camillo Mastrocinque (1966)
El precio de un hombre, regia di Eugenio Martín (1966)
Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone (1966)
Omicidio per appuntamento, regia di Mino Guerrini (1967)
I diamanti che nessuno voleva rubare, regia di Gino Mangini (1967)
Da uomo a uomo, regia di Giulio Petroni (1967)
La più grande rapina del West, regia di Maurizio Lucidi (1967)
Un minuto per pregare, un istante per morire, regia di Franco Giraldi (1967)
Il suo nome gridava vendetta, regia di Mario Caiano (1968)
Tenderly, regia di Franco Brusati (1968)
La morte bussa due volte (Blonde Köder für den Mörder), regia di Harald Philipp (1968)
Il grande silenzio, regia di Sergio Corbucci (1968)
Una lunga fila di croci, regia di Sergio Garrone (1969)
La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io, regia di Edoardo Mulargia (1969)
Il divorzio, regia di Romolo Guerrieri (1970)
Cose di Cosa Nostra, regia di Steno (1971)
Se t'incontro t'ammazzo, regia di Gianni Crea (1971)
Detenuto in attesa di giudizio, regia di Nanni Loy (1971)
Decameron nº 2 - Le altre novelle del Boccaccio, regia di Mino Guerrini (1972)
Sotto a chi tocca!, regia di Gianfranco Parolini (1972)
Le mille e una notte... e un'altra ancora!, regia di Enrico Bomba (1972)
I racconti di Canterbury N. 2, regia di Lucio Dandolo (1973)
New York-Parigi per una condanna a morte, regia di Pierre Koralnik (1973)
Da Scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto... cordone!, regia di Gianfranco Baldanello (1973)
Anche gli angeli mangiano fagioli, regia di Enzo Barboni (1973)
Il mio nome è Nessuno, regia di Tonino Valerii e Sergio Leone (1973)
Basta con la guerra, facciamo l'amore, regia di Andrea Bianchi (1974)
Anche gli angeli tirano di destro, regia di Enzo Barboni (1974)
I sette del gruppo selvaggio, regia di Gianni Crea (1974)
Quant'è bella la Bernarda, tutta nera, tutta calda, regia di Lucio Dandolo (1974)
Simone e Matteo - Un gioco da ragazzi, regia di Giuliano Carnimeo (1975)
Due cuori, una cappella, regia di Maurizio Lucidi (1975)
Un genio, due compari, un pollo, regia di Damiano Damiani (1975)
Il conto è chiuso, regia di Stelvio Massi (1976)
La banda del trucido, regia di Stelvio Massi (1977)
Il gatto, regia di Luigi Comencini (1977)
Il giocattolo, regia di Giuliano Montaldo (1979)
Un sacco bello, regia di Carlo Verdone (1980)
Bianco, rosso e Verdone, regia di Carlo Verdone (1981)
Una vacanza del cactus, regia di Mariano Laurenti (1981)
Pierino la Peste alla riscossa, regia di Umberto Lenzi (1982)
Borotalco, regia di Carlo Verdone (1982)
Pe' sempre, regia di Gianni Crea (1982)
Il mago, episodio di Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, regia di Sergio Martino (1983)
Vacanze di Natale, regia di Carlo Vanzina (1983)
Amarsi un po', regia di Carlo Vanzina (1984)
Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (1984)
C'era una volta in America, regia di Sergio Leone (1984)
Troppo forte, regia di Carlo Verdone (1986)
Asilo di polizia, regia di Filippo Ottoni (1986)
Montecarlo Gran Casinò, regia di Carlo Vanzina (1987)
Crack, regia di Giulio Base (1991)

sabato 11 agosto 2012

95 - stelle cadenti



Tutti a guardare le stelle cadenti, a esprimere desideri e sperare.
Le stelle cadenti sono frammenti di meteoriti in fiamme e l'unica cosa che possono cambiare veramente nella vostra vita succede se vi cadono in testa.

venerdì 10 agosto 2012

94 - Il segreto per conquistare molte donne

Il segreto per conquistare molte donne: la voglia di figa chiamala sempre amore.

93 - noia

Se avete bisogno degli animatori per non annoiarvi vi annuncio che siete morti.

92 - cose

chi è vuoto si riempie con le cose e sarà solo un portaoggetti

giovedì 9 agosto 2012

91 - "adolescenziale"

Adolescenziale trovo sia una definizione fuori luogo, insensata.
Se uno è fuori dal contesto imposto viene etichettato come adolescenziale, immaturo, per definire il periodo degli ultimi scrolloni prima di accettare le briglie obbligatorie per l'uomo adulto, maturo.
Quando scrivo del mio sentirmi fuori dalle imposizioni ecco che mi arriva l'etichettatura di adolescenziale, ognuno che non si adegua al così fan tutti è considerato un adolescente che non conosce la vita.
Invece c'è gente che la vita la conosce meglio di altri e proprio per quello continua a rifiutare, a dire di no, a non accettare certi obblighi imposti.
Poi chi l'ha detto che l'adolescente è stupido e l'uomo maturo è saggio? 
Davanti ai disastri sotto gli occhi di tutti è molto meglio essere eterni adolescenti, con sempre accesa la voglia di scoprire nuove vie nell'esistenza.

Iggy Pop, un ultrasessantenne mai domato




martedì 7 agosto 2012

90 - IGHINA Pierluigi - Macchina della pioggia, Atomo Magnetico, Valvola anti...



Pierluigi Inghina - Macchina della pioggia, Atomo Magnetico, Valvola antisismica. Tre delle scoperte più interessanti dello scienziato italiano

89 - Saturday Night Fever - How Deep Is Your Love



che filmone Saturday Night Fever, c'era tutto quello che è successo nel futuro: lo sballo del weekend per sopportare meglio di essere servi del sistema, un protagonista superficiale in un contesto di malessere profondo in cui la superficialità diventa una via di fuga, musiche allegre e soavi contrapposte all'acciaio e al cemento delle vite metropolitane come spot pubblicitari che promettono mondi migliori per far sopravvivere nello squallore, persone anziane che hanno fallito tutto e sono macchiette inutili, le assurdità del nostro sistema, c'è la vita dentro e invece tutti si concentrano solo sull'aspetto coreografico dei balli, è un film da capire, un capolavoro

88 - L'agricoltura del terzo millennio: la Permacultura

domenica 5 agosto 2012

87 - Tatoo


Massaie che spettegolano del prossimo tatuate, un matrimonio con lo sposo in piena estate in giacca e cravatta ma con i tatuaggi sul collo.
Pecore telecomandate che vogliono apparire ribelli.
Potete riempirvi di tatuaggi, ma se i tatuaggi non li avete dentro siete solo dei poveri stronzi che seguono la moda.


sabato 4 agosto 2012

86 - anonimo blues




Prima che tu ti perda
impara
impara a mangiar la merda

85 - Frank Bailyng & John Arthur Sitirlengton

Leggo pagine letterarie su Facebok con belle citazioni da libri famosi di scrittori famosi, belle immagini accompagnano le frasi, ogni frase è accompagnata da una brevissima biografia dello scrittore famoso, con riportati soprattutto i premi ottenuti in vita, a partire dal Nobel, quando c'è.
Migliaia di persone seguono queste pagine, contente che si faccia della cultura su Facebook, lo ritengono un uso intelligente del mezzo.
A me invece queste pagine sembrano delle ben confezionate merde secche.
Perché?
Perché mi stanno sul cazzo, innanzitutto.
Uso volutamente questa spiegazione grossolana e brutale, per evidenziare il distacco, opponendola a quel mondo da salotto perbene che mi appare tra le righe delle pagine suddette, rappresentante una cultura da rintronati che ripetono l'ovvio e rifuggono ogni deviazione dal già saputo. Propagandando così una pseudo cultura sterile, ammaestrata, esibizionista di citazioni e libri letti per farsi belli.
Sprizzano conformismo da ogni parola che esprimono o riportano.
Invece io preferisco sempre un ignorante sorprendente a un colto addomesticato.
Tempo fa c'era una pagina simile, con oltre centomila persone che la seguivano, però era nella variante fintoalternativa, quindi cercava di esibire una trasgressività di facciata, la ragazza che gestiva la pagina aveva cura di postare spesso foto in cui esibiva i tatuaggi e i piercing che aveva, con qualche frase di malessere sociale generalista, ostentando un'asocialità  che poi però veniva contraddetta da altre foto che la mostravano in party ed eventi stucchevoli vari, col vestitino giusto e il bicchiere in mano, mentre socializzava abbestia.
Un po' perché sotto la scorza sono tendenzialmente ottimista, spero ci sia del buono in ogni essere umano, volevo autoconvincermi che in fondo erano peccati veniali e lei in fin dei conti era una tipa valida. Allora un giorno avendo visto che postava spesso poesie e frasi di Alda Merini, ho pensato di contattarla per una petizione che avevo appena firmato, con lo scopo di salvare la casa in cui viveva Alda Merini dalla distruzione, volevano venderla e ristrutturarla, cancellando così la sua presenza, le scritte che faceva sui muri, i suoi oggetti, eliminando il suo ricordo. Si chiedeva che lo Stato la acquistasse e la preservasse come patrimonio culturale.
Ho scritto un gentile messaggio alla tipa della pagina, chiedendole per favore se lei, che apprezzava la Merini e con una pagina col seguito enorme che aveva, poteva far conoscere il problema, condividendo la petizione.
Non la condivise, ma neppure si degnò a rispondermi, anche solo per dire che non le interessava, o per mandarmi affanculo, o magari dicendo sinceramente che lei la Merini la usava solo per farsi bella e alternativa perché le sue erano citazioni trendy.
Mi fece schifo il suo comportamento e mi resi conto che era una stronza insulsa; cominciò a essermi antipatica, lei e pure la sua pagina piena di citazioni della quale ora, guardandola con meno simpatia e benevolenza, si evidenziavano i difetti.
Uno di questi era che le frasi citate erano spesso a sfondo sensuale/amoroso, semplici passaggi della narrazione di un qualsiasi approccio sessuale venivano riportati come capolavori assoluti, ma estrapolati dal contesto non reggevano come frasi, erano delle vere scemenze che potevano piacere solo a gente stupidotta sessualmente repressa, che si atteggia a intellettuale.
C'era anche una gara nei commenti nel citare frasi simili a quella del post che si commentava, di altri autori, per esibire la propria cultura.
Pensai di fare uno scherzo, scissi delle frasi di autori inventati nei commenti, ricevendo valanghe di like e commenti di ammirazione per le mie citazioni di autori poco noti (grazie al cazzo, me li ero appena inventati).
Una era la seguente:
"Alla perpetua tolsi le vesti e la possedetti nella tempesta."
- John Arthur Sitirlengton -
Oppure ne mettevo anche di più significative, per non evidenziare troppo il fatto che li stavo prendendo per il culo, tipo questa:
"I pensieri scordati vagano nelle nebbie della mente per assumere nuove forme e diverse nei ricordi."
- Frank Bailyng -
Ricordo che alcuni mi contattarono per chiedermi, soprattutto di Bailyng, da che libro era tratta la frase, lo avevano cercato ovunque con Google, ma non lo avevano trovato.
Quelli mi piacevano, tentavano di approfondire, non facevano solo un uso esibizionistico delle citazioni, allora spiegai loro che me li ero inventati io, autori e citazioni.
Quasi tutti si fecero delle risate e mi chiesero l'amicizia.
Invece la stronza che gestiva la pagina e i suoi simili quando diranno chi sono i loro autori preferiti, e vorranno far colpo citando autori poco conosciuti, potrebbero nominare John Arthur Sitirlengton o Frank Bailyng.





venerdì 3 agosto 2012

84 - Sei stupenda!

Ragazza, le critiche di chi ti ama veramente sono sempre a fin di bene, invece i complimenti degli altri sono a fin di pene.