Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

mercoledì 26 dicembre 2018

395 - JOVANOTTI vs LA ZEPPOLA

Jovanotti ha sentito la sua canzone cantata da Giorgia, e si è reso conto che è molto meglio cantata da lei.
Invidioso, stanco di parlare e cantare con la zeppola, fa chiamare dal suo agente un veterano dello spettacolo, che gli insegni, correggendogli la dizione.
Arriva fnalmente all'ora stabilita l'esperto veterano del mondo dello spettacolo, suona al campanello.
Jovanotti apre la porta e si trova davanti Maurizio Costanzo.
- Bonattera, tono venuto pe integnare la ditione.
- Buonafera fignor Coftanfo, poffiamo inifiare fubito, fi accomodi.
- Il tetto è quetto.
- Il tetto?
- Dico il tetto della cantone: le tatche piene di tatti.
. Le tafche piene di faffi è la canfone.
- Ma cafone ci tei tu e li mortacci tui.
- Ma brutto vecchio baffo e graffone, non capifchi un caffo, prendi fifchi per fiafchi.
- Lo to che ho i batti, tei tu tetta di catto che non ti tai capire.
- Bafta litigare, devo imparare a cantare bene.
- Non terve a niente, mettiti in tetta che l'importante è la tettera.
- In tetta la tettera?
- No, in tacca le tettera, in tetta che ci vuole la tettera per tare tuccetto.
- Ma che teffera?
- La tettera della P2, come me e Tilvio.
- Devo ifcrivermi alla maffioneria?
- Batta anche tolo che non dai tattidio a chi ha la tettera. La letione è tinita. Buonatera.
- Buonafera.







mercoledì 12 dicembre 2018

394 - LA MUSICA TRAP E I GIOVANI D'OGGI

Riguardo ai giovani considerati dagli adulti dei completi cretini per la musica che ascoltano, per mia esperienza la maggioranza è sempre stata scema, anche negli anni considerati più impegnati polticamente, rimpianti adesso, guardate le classifiche dei dischi più venduti e trovate scemenze da ritardo mentale. L'unica differenza è che allora si vergognavano e cercavano di migliorarsi, perché c'era un modello più intelligente di loro che era di tendenza, a cui adeguarsi. Mentre adesso sono orgogliosi di essere deficienti, perciò tende a fare più proselitismo un cantante che canta cretinate, più di uno con testi intelligenti.
Ma parliamo sempre di percentuali più elevate, non bisogna mai generalizzare, non sono tutti così, vedo tanti giovani che ascoltano altro e/o non sono stupidi.
Tra l'altro ho sotto mano un opuscolo che ho trovato del 1974, si vedono i film che proiettavano qui, anni politicamente impegnati secondo il dire comune, invece andavano forte porno, poliziotteschi e commedie; pure un film in teoria d'autore come "Il portiere di notte" della Cavani, ero ragazzino ma me li ricordo i discorsi nei bar, andavano a vederlo perché dicevano si vedevano scene di nudo e sadomaso, quindi per scopi pipparoli e non culturali.


domenica 2 dicembre 2018

393 - Scrittori su Facebook

Non mi piace quasi niente di quello che leggo con velleità artistiche su Facebook, tranne qualche sfogo sincero che esce dai soliti canoni a cui ci si adegua.
Da una parte ci sono quelli che cercano la bellezza dell'arte e quasi sempre cercano un'arte che sia un soprammobile carino e prevedibile da ammirare, estetico contorno di una vita borghese, che serva a farli apparire colti, profondi e interessanti.
Poi ci sono i trasgressivi.
Ci sono quelli che trasgrediscono scrivendo sempre di sesso, in maggior parte sono donne emulatrici di Patrizia Valduga o simili, e a me tendenzialmente le scrittrici o poetesse erotiche mi entusiasmano poco, preferisco di gran lunga come artiste le pornostar o ancor meglio le prostitute libere che si autogestiscono. Perché le scrittrici che cercano di essere trasgressive scrivendo ossessivamente di sessualità sono una trasgressione da salotto moderno, solo esibita, dentro i percorsi obbligati imposti alle donne, che loro seguono pedissequamente e infatti poi vedi che i loro comportamenti collidono e spesso le loro fortune sono dovute all'essersi accoppiate con qualche scrittore o simile più importante di loro, come nel più triste ancellaggio tradizionale. O nel migliore dei casi, quando non è una posa ma una sincera espressione del proprio essere, sono la versione femminile del mitico Loris Batacchi. Poi con tutto l'universo che ci circonda e il mondo tumultuoso in cui viviamo scrivere sempre di sesso o amore mi pare sia come trascorrere la vita trastullandosi i genitali, c'è anche quello, ed è doveroso, buono e giusto, ma c'è pure il resto oppure sei quantomeno limitato.
Ci sono anche i trasgressivi letterari che lodano lo scorretto per sembrare tanto cattivi. In genere seguono le pagine letterarie della stampa di destra, come il Giornale, adorano Céline, D'Annunzio e Mishima o comunque ogni scrittore che si è suicidato e ogni killer o maniaco che abbia commesso qualcosa di eclatante, meglio se americano: perché ne abbiamo avuto anche noi in Italia di tipi simili, ma il mostro di Firenze o del Circeo non hanno lo stesso fascino del mostro di Milwaukee e di Charles Manson per chi è cresciuto tra la spazzatura mediatica americana. Perciò nella loro visione tutto il mondo fa schifo, tutti fanno vomitare, tutti sono corrotti e marci, non c'è salvezza, che venga una bomba atomica e ci ammazzi tutti oppure spariamoci in bocca con un Remington a pompa. Poi però li vedi fare vacanze, scrivere poesie d'amore quando si fidanzano e festeggiare il Natale in famiglia; immersi fino al midollo osseo e supini a tutto ciò che criticano. Perciò pure questa mi pare una posa, da tardoadolescenti malmostosi che cercano apprezzamento sociale in questo modo, finendo per prendersi troppo sul serio.
Adesso di solito scatta il meccanismo del dito e la luna, classico nei social,  l' "E tu allora?".
Io niente.
Scrivo quello che mi piace e delle volte quando mi rileggo manco mi piace, lo cambio. Spesso trovo errori anche grammaticali che non avevo notato, preso dalla fretta di mettere nero su bianco quello che mi passava per la testa ( e non capisco se ci sono dei like perché nessuno me li abbia fatti notare gli errori, tanto che ho il forte dubbio che spesso un post non lo leggano nemmeno quelli che mettono il like).
Quindi sono uno stronzo qualunque, niente di speciale. L'unico pregio che cerco di avere è di pensare con la mia testa seguendo la mia strada, senza adeguarmi alle varie mode o tendenze succitate. Le mie influenze le ho avute pure io, ma per esempio preferisco Mark Twain, anche come trasgressività, a tanti scrittori ritenuti trasgressivi e maledetti.
Soprattutto mi piace la schietta sincerità e mi ripugna chi se la tira, al punto che preferisco uno che scrive una semplice cagata con cuore/amore al solone "so tutto io" che cerca di mettere in mostra la propria cultura in ogni frase.
Insomma scrivete senza usare maschere e mi piacerete comunque, anche se non mi piacerà quello che avete scritto; che poi immagino ve ne importi una sega di piacere a me, non sono un critico, non conto niente, per cui continuate a fare come avete sempre fatto.


mercoledì 7 novembre 2018

392 - SCARPE FEMMINILI E FETICISMO

Credo di essere l'unico uomo al mondo che trova più sensuali le donne con le scarpe basse da ginnnastica, anfibi e roba del genere.
Sono ridicole e orrende le scarpe con i tacchi alti, rovinano persino le proporzioni del corpo. Vanno bene solo per quelle dal culo ribassato con le gambe corte, per camuffare la situazione, temporaneamete, perché poi viene scoperta e le mandano affanculo, perciò sarebbe meglio si facessero vedere pure loro al naturale, senza camuffamenti, almeno trovano tipi a cui piacciono per come sono (abbiamo tutti qualcuno a cui piacciamo, persino Paolo Brosio o Mario Vanni).
Peggio delle scarpe con i tacchi alti ci sono solo quelle orripilanti scarpe chiuse con il mezzo tacco che mettono le suore o le fanatiche religiose, anche con il caldo, forse hanno paura che qualcuno sborri loro su un piede.
Non ho mai capito poi quelli che sono feticisti delle scarpe da donna, le leccano, magari hanno passato di recente la patina da scarpe e si intossicano.
Comunque il massimo della sensualità per me sono quelle dallo stile teutonico, con i sandali da spiaggia e i calzini in spugna; è amore a prima vista tra simili.

Foto tratta da Google immagini

martedì 2 ottobre 2018

391 - RIACE

Per me il sindaco di Riace è un criminale.
E ha fatto benissimo, se la legge è stupida è giusto trasgredire; lui ha popolato un paese vuoto, mettendo nuova gente in case abbandonate, dando loro un lavoro e ricreando una comunità; dovrebbero dargli un premio.
Mentre al posto suo metterei in galera Beppe Fiorello, così impara a essere sempre in mezzo alle palle.



domenica 16 settembre 2018

390 - CERVELLI IMBEVUTI

Oggigiorno, grazie ai cervelli imbevuti da decenni di tv commerciale, abbiamo poveri che si fingono ricchi e disprezzano o maltrattano quelli che appaiono poveri; a scuola chi non veste firmato viene emarginato o persino malmenato; per strada danneggiano le auto brutte e ammirano quelle lussuose.
Insomma abbiamo dei veri servi del sistema, che ne sono diventati gli squadristi.


domenica 2 settembre 2018

389 - La razza italiana

Di tutti i commenti assurdi i più assurdi possibili sono quelli che parlano di razza italiana da difendere, chiudendo le frontiere e le gambe a tutti gli stranieri.
Siamo da sempre la nazione più eterogenea del mondo *, invasi da popoli di ogni tipo, con caratteristiche fisiche dai tedeschi dell'Alto Adige, agli slavi del Friuli, ai nordafricani dall'invasione di Annibale.
Io avevo un nonno tedesco biondo, alto e magro; un altro nonno sempre biondo con occhi azzurri, ma grosso e bassotto, sarà stato 155 centimetri con le scarpe. Sua moglie era identica a Breznev, mora, bassa e grossa, di razza zingara est europea. Mentre l'altra nonna sposata con quello alto era alta pure lei, ma tipo nordafricana, sembrava una marocchina come carnagione.
Essere miscugli di razze diversissime è un bene, non a caso siamo una delle popolazioni più longeve del mondo. Perciò, per seguire rigorosamente le tradizioni dei nostri antenati, mischiamoci ancora di più, facciamolo per il nostro bene.
Accoppiamoci con eschimesi, aborigeni australiani, indios amazzonici, navajo dello Utah o donne birmane kayan con il collo da giraffa.
Saremo veri italiani, come Toto Cutugno.


* "...57 diversi tipi di italiani. Diversi tra loro più di quanto lo siano uno spagnolo e un ungherese. Siamo il Paese con la biodiversità umana più estesa d’Europa..."
https://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-tecnologia/italiani-purissimi-di-57-razze-gli-incroci-del-dna-1765402/




giovedì 16 agosto 2018

388 - LA RIVOLUZIONE DELLE PANNOCCHIE

I politici stabiliscono cosa devi fare?
I giornalisti più autorevoli ti dicono come devi pensare?
Il Vaticano ti impone come devi comportarti?
Il tuo datore di lavoro è un autoritario padrone che ti schiavizza?
Devi dire loro basta, facendo una rivoluzione vera!
Rivoluzionare tutto è semplice, basta infilarsi una pannocchia di mais in culo e andare tranquillamente in giro con essa.
La rivoluzione comincerà dalle pannocchie in culo.
Se tanti se le infileranno diverranno di moda, tutti le useranno e cadrà perciò ogni forma di autorità e di gerarchia.
Nessuno avrà più soggezione di manager, magistrati, politici, cardinali  o boss mafiosi che girano con una pannocchia di mais in culo.
In questa maniera il popolo si libererà finalmente da ogni oppressore.




martedì 10 luglio 2018

387 - Rolex, sinistra e consumismo

C'è troppa demagogia, se uno ha un Rolex sembra un criminale schiavista e magari quello che gli scrive così gira con un'auto da 50 mila euro e lo scrive su uno smartphone da 800 euro.
C'è anche il fraintendimento per cui quelli di sinistra dovrebbero vivere come frati francescani, in lieta miseria. Ne sentivo parecchi da ragazzino prendersela con qualche compagno che si era comprato un'auto troppo bella, per l'immagine che avevano loro del comunista.
Una volta un compagno in un paesotto poco distante dal mio si era comprato una Mercedes e dopo pochi mesi stanco delle critiche degli amici compagni, alcuni non gli rivolgevano più la parola, l'ha venduta e si è comprato una Fiat Tempra. Lenin aveva una Rolls Royce, per esempio, gli serviva un'auto affidabile con la quale fare lunghi viaggi tra la neve per il suo lavoro e ha giustamente scelto l'auto che più era adatta allo scopo.  Ostentare marchi e oggetti è da cretini e obbiettivamente sbagliato, ma prendere l'oggetto che più è adatto al tuo scopo è la scelta giusta. Resta comunque il fatto che ognuno con i suoi soldi, se guadagnati onestamente, può comprare ciò che preferisce.
Io non ho Rolex o altri status symbol, e posso dire che quello dei destrosi è una demagogia assurda, uno può fare quello che vuole con i suoi soldi; perché altrimenti non se ne esce; non ci si dovrebbe comprare un'auto nuova e invece sceglierne una usata da pochi euro, o se nuova comprare solo auto che costano meno di 10 mila euro e il resto donarlo ai poveri. O un paio di jeans prenderseli di quelli da 10 euro e il resto darlo in beneficenza,. Il problema vero è che facendo così si fa aumentare la povertà, perché se mi compro una auto da 8mila euro fatta in economia dove costa poco la manodopera invece di un'auto da 15 mila euro e do 7 mila euro in beneficenza ai paesi poveri africani,avrò preso un'auto dove gli operai che l'hanno costruita sono stati sottopagati 400 euro al mese, mentre se prendevo una magari tedesca da 15mila sarebbero stati pagati bene 2.800 euro al mese, quindi redistribuivo ricchezza e non contribuivo allo sfruttamento dei lavoratori, avevo un'auto costruita con materiali migliori e che teneva più il mercato. O se mi prendo un paio di jeans da poco hanno sfruttato i lavoratori sottopagandoli, forse ho contribuito allo sfruttamento dei minori se vengono dal sudest asiatico, mentre con dei jeans italiani da 60 euro magari non succede, oltre al fatto che durano di più e i materiali non sono prodotti con agenti tossici per economizzare, quindi c'è meno inquinamento nel produrli.
Soprattutto la beneficenza va bene, ma basarsi solo su quella diventa un atto passivo, che fa morire l'economia locale, come diceva un africano, la migliore beneficenza sarebbe che i bianchi lasciassero l'Africa e che gli africani si arrangiassero,sarebbero molto più ricchi con le risorse che hanno e probabilmente partirebbero i gommoni di europei che vorrebbero andare in Africa, iniziando dai francesi che su guerre e sfruttamento hanno basato gran parte della loro economia.
Bisogna modificare i comportamenti a monte, come direbbe il compagno Folagra.
Anche perché la sinistra sarebbe modificare il sistema affinché stiamo tutti bene e non ci siano più poveri, mentre la carità è una paraculaggine del capitalismo di rapina.


martedì 5 giugno 2018

386 - Gli amici gay

Non ho amici gay, ho amici e basta, perché credo che catalogare le persone in base alla loro sessualità sia lammerda vera, considerando che siamo tutti esseri umani, oltre al fatto che tendenzialmente siamo bisessuali (bisessualità innata).
Tranne me, io sono tendenzialmente trisessuale, mentre faccio l'amore gioco a tris sui culi altrui.


domenica 29 aprile 2018

385 - ISMI

Se un fascista dà del fascista a un antifascista che dà del fascista al fascista che dà del fascista all'antifascista, per due soldi mio padre se li compra alla fiera dell'est?
Comunque c'è pure di peggio, ossia quelli che dicono: "Fascismo e comunismo sono la stessa cosa, tutti gli ismi sono da evitare."
Questa frase credo sia di Gimmorrison, Oscaruaild, Bucoschi, Ainstain, Gandhi, Osho e Bonovox riuniti da Zuckerberg, con l'ordine di scrivere la più grande cagata di tutti i tempi.
Quelli che ci credono inoltre si contraddicono, vogliono evitare ogni ismo ma propugnano il qualunquismo, che attualmente è probabilmente  il peggior ismo, a pari demerito con la tremenda abbinata tra meteorismo e ascensorismo.
Inoltre perché si devono evitare: l'alpinismo, l'alfabetismo, l'aeromodellismo, l'anticonformismo, l'autoerotismo, l'agriturismo, il bilinguismo, il ciclismo, il podismo, il nudismo, l'ecopacifismo e l'equilibrismo?
A ogni modo a me piace tanto il socialismo, quello vero, dove non ci sono lavoratori sfruttati e si aiutano gli ultimi, i socialismo libertario, con uno stato il meno presente possibile e la massima anarchia individuale.
MI piacevano i politici alla Sandro Pertini, aveva due lauree ma non esibiva il suo sapere, poteva vivere nei privilegi ma andava a lavorare a piedi (ben prima di Fico) e sua moglie andava a far la spesa sulle bancarelle del mercato.
Poi è arrivato Craxi, poi quelli molto peggio di Craxi, che hanno fatto venire la nostalgia anche di Craxi.
Così pure il socialismo è finito a essere considerato solo un altro ismo.


giovedì 19 aprile 2018

384 - TENDENZE

Troppi sono fatti con lo stampo, sembra sempre quella persona, uomini con la barba e gli occhiali dalla montatura scura, donne con i capelli lisciati e pure loro con gli occhiali con la montatura scura. Frequentemente scambio uno per l'altro, anche perché quello che scrivono capita che sia intercambiabile.
Ma non viene a questi la voglia di differenziarsi dagli altri?
Non so, tingetevi un orecchio di rosso e uno di viola, tatuatevi il volto di Clemente Mastella sulla fronte, incollatevi i peli delle ascelle sulla canna del naso, fatevi sborrare sulle guance e incollateci le figurine dei vostri calciatori preferiti, qualsiasi cosa ma evitate di adeguarvi, cancellarvi, farvi massa. Siate differenti senza cercare di esserlo solo comprandovi prodotti di Jobs, fatti in Cina e venduti con più ricarico dei peggiori stupefacenti.
Qualcuno mi dirà che ce li ho pure io quel tipi di occhiali, ma io li avevo quando molti qui presenti neanche esistevano come spermatozoi, la televisione era in bianco/nero e per strada ai modaioli poteva arrivare una bottiglia molotov sulla nuca, inoltre, soprattutto, li porto perché altrimenti senza non vedo una sega. Inoltre non sento l'esigenza di copiare gli altri, anzi tendo a fare il contrario istintivamente.
Quindi, tirando le somme, fa obbiettivamente cadere le palle anche a un Santo&Johnny Farina questa mania attuale di imitare quello che fanno gli altri.


lunedì 2 aprile 2018

383 - POLITICA E SOCIAL NETWORK

Ieri sera ho mangiato tardi, ho scanalato un po' la tv e becco Giletti bilama, il ben rasato playboy delle cateterizzate, il giornalista più sovversivo di rai1 che ora è su la7. Trasmette un'intervista a Chiambretti il quale afferma che Salvini è il politico europeo con più followers su facebook, subito dopo la Merkel, quindi allude al fatto che ha un seguito pazzesco, è un politico di successo e seghe mentali varie connesse.
Guardo e la Merkel su fb ha 2,5 milioni di like sulla sua pagina ufficiale, Salvini 2,1 milioni. A parte che il commento più adatto sarebbe quello del grande capo indiano Estiqaatsi, ma poi che ragionamento può essere quello che prende per veri dati manipolabili, per di più quelli di un social network basato sull'intrattenimento? Ma anche usando un solo neurone vi sembra che Salvini finora possa avere veramente un'importanza europea e mondiale, seconda solo alla Merkel?
I mi piace alle pagine fb si comprano a pacchi, anche per poco, io non li ho mai comprati, infatti le mie pagine sono sempre ferme, crescono lentamente, mentre vedo altre con nel giro di qualche settimana crescono di 30 o 40 mila persone che le seguono, e hanno lo stesso numero di utenti attivi sotto i post delle mie, o anche meno.
Basta avere qualcuno dietro che paga, e Salvini può avere solo una persona ben identificabile, il cui cognome inizia per B e fa rima con coglioni; coglioni come quelli che ci credono ai dati gonfiati appositamente o al fatto che adesso la lega è un partito diverso o alle finte liti fatte per rendere credibile tutto il teatrino.
Perché, se volete sapere come la penso, per me il PD renziano, la lega salviniana, Forza Italia e il M5s sono tutti attori di un teatrino il cui burattinaio è sempre lo stesso, i fili portano tutti ad Arcore e alla P2.
Non a caso anche il nuovo Di Maio prima di assumere incarichi è andato a baciare l'ampolla di San Gennaro e a Washington, per rassicurare i veri padroni della colonia Italia, che ci comandano dal dopoguerra in triumvirato insieme alla principale azienda italiana, che non è la Fiat o la Ferrero o Luxottica, ma è la criminalità organizzata, per gli amici mafia.
Però è brutto anche solo pensarlo, è deprimente, meglio illuderci di essere una libera democrazia, allora ripetiamoci che però siamo liberi, fino ad autoipnotizzarci.
Crediamo che questi ragionamenti siano teorie assurde, immaginarie, complottiste, di gente disperata e delusa dalla vita che si sfoga inventando complotti inesistenti.
Facciamo così finta che non ci siano mai state le stragi di stato, con i depistaggi piduisti e con i processi che dopo decenni non hanno ancora fatto chiarezza sui fatti.
Accontentiamoci che siamo liberi di crederci liberi.


martedì 27 marzo 2018

382 - L'ERA DEI SUPERCIUK

Quello che mi dà più fastidio dell'epoca che stiamo vivendo è il fatto che troppe persone odiano i poveri, anche se quei poveri sono loro stessi. A forza di guardare film, serie tv e programmi americani abbiamo acquisito una mentalità americana, infatti come diceva il buon Steinbeck: “Il socialismo non ha mai preso piede in America perché i poveri non si vedono come dei proletari sfruttati, ma come dei miliardari in difficoltà temporanea”.
Ora succede anche da noi, non a caso è sparita politicamente la sinistra e quella (finta) che rimane si occupa più dei diritti civili che dei lavoratori, dei disoccupati e delle classi meno abbienti.
Vedo tanti disperati che si fingono ricchi, pensando come se lo fossero e detestando i poveri, anche più dei ricchi veri
Io giro con un'auto orribile, ha 24 anni, la carrozzeria rovinata e non la lavo mai; se vado nei discount mentre è parcheggiata spesso mi fanno dei dispetti, la settimana scorsa mi hanno sgonfiato una gomma. Quelli che vanno al discount non sono certamente dei milionari,  li vedo in faccia e certi arrivano alla cassa che non hanno neanche i soldi sufficienti, devono tirare via degli oggetti dalla spesa per farcela a pagare con i soldi che hanno. Altri rubano qualcosa, trovi frequentemente confezioni vuote a cui hanno asportato il contenuto. Oppure vedi tipi col macchinone parcheggiato fuori, che imboscano qualcosa sul fondo del carrello, sotto le confezioni d'acqua, per farlo sfuggire al controllo della cassiera.
Però, nonostante siano dei veri pezzenti doc, avanza loro il tempo per sgonfiare la gomma a me, sono per loro un inferiore perché ho un'auto orrenda. Ma anche per strada succede. Un giorno mi sono immesso nel traffico uscendo da un parcheggio e subito mi hanno suonato;  poco dopo ero fermo e guardavo nel retrovisore, è uscito dallo stesso parcheggio un tipo con una Mercedes nuova da centomila euro, occupando molto più a lungo la carreggiata di me, perché essendo un'auto ingombrante ha dovuto fare più manovre e le faceva pure lentamente, però nessuno, nemmeno uno, gli ha suonato.
Leggevo un giorno sul giornale di una banda di ragazzini scemi, che di notte distruggevano o incendiavano le auto più vecchie e da pochi soldi che trovavano parcheggiate; negli anni 70 i contestatori distruggevano le macchine costose, ora invece distruggono quelle dei poveri.
Sento dire che persino a scuola i ragazzini poveri, che non hanno i vestiti ala moda o il cellulare bello, vengono emarginati o anche picchiati.
Pure sui social si vede come deridono quelli che hanno bisogno di un reddito di cittadinanza, che c'è in quasi tutte le nazioni civili; non si indignano delle ruberie miliardarie di politici e imprenditori disonesti, hanno paura che qualche disperato possa avere 700 euro al mese o sono infastiditi che agli immigrati diano una stanza d'albergo per dormire, invece di farli dormire in baracche.
Per loro è troppo pensare ai poveri, meglio credersi ricchi sperando di vincere al gioco o di trovare lavoro con la raccomandazione giusta, a forza di leccare sfinteri.
Perciò sostengo che siamo nell'era dei Superciuk, tanti sono come il personaggio dei fumetti del gruppo TNT, un supereroe alcolizzato e demente che rubava ai poveri per dare i soldi ai ricchi.
Ci ritroviamo in un periodo pieno di servi stupidi rintronati dal consumismo, che sono diventati i cani da guardia del potere che li opprime.



giovedì 15 marzo 2018

381 - PACE E SCARPE

Per capire che non ci sarà mai la pace e l'armonia su questo pianeta basta guardare le misure delle scarpe, un rompicapo, ogni nazione va per conto suo.
Per fare un esempio io porto il 44 europeo, se vado in Brasile diventa un 42, in Argentina un 43, in Messico un 9, in Gran Bretagna un 10, negli Stati Uniti un 10,5 ma se fossero scarpe ideate per le donne sarebbe un 12 negli Stati Uniti e un 9,5 in Gran Bretagna, perché in certe nazioni la stessa lunghezza di piede cambia di numero, se è per le donne o se è per gli uomini.
Quando basterebbe mettere la lunghezza del piede in millimetri, come fanno in Corea. Lo fanno anche in Giappone in centimetri ma non corrispondono ai centimetri reali, perché aggiungono 1,5 centimetri alla misura effettiva, forse perché è il diametro medio nazionale del pene.
Provate a leggere su Wikipedia che caos c'è: https://it.wikipedia.org/wiki/Misura_delle_scarpe



mercoledì 24 gennaio 2018

380 - GLI ANNI 90

Ho visto che stanno spingendo il revival degli anni 90, è ovviamente tutto calcolato dal marketing, i ventenni di allora sono i quarantenni quasi cinquantenni di adesso, spesso con famiglie, figli e tanta nostalgia per la loro gioventù. Un target vasto che è l'ideale per fare audience, con programmi facili, basati su quel periodo in modo da avere tanti spot pubblicitari, seguiti da un target ben preciso da vendere alle aziende.
Ma noto sempre, nei programmi simili e in tutti i racconti degli anni passati che vengono fatti per un pubblico di massa, una narrazione superficiale e beota di quel periodo storico, perciò ti presentano il tormentone estivo e l'attore di qualche telefilm di quel periodo, mostrando i protagonisti oggi, invecchiati o ben liftati, in modo da scatenare i commenti più stupidi degli spettatori...hai visto come si è ridotta quella...hai visto quell'altro invece com'è invecchiato bene con la sua faccia plastificata...ecc.
Mentre quello che erano veramente quegli anni, quello che hanno significato e la vera storia vengono sommersi e cancellati, da questa idiotissima immondizia mediatica. Così gli anni 90 saranno ricordati per le orrende band giovanili create a tavolino o qualche serie di telefilm americani insulsi, quando invece sono stati l'ultimo periodo interessante che c'è stato. Meglio pure degli anni 80, e lo dico io che sono un ventenne degli anni 80, sarebbero il mio periodo, ma purtroppo facevano schifo se si va al di là della nostalgia più superficiale.
Gli anni 80 erano iniziati interessanti, seguendo il decennio precedente, ma la restaurazione progrediva, Reagan, la Thatcher, la perdita delle centralità dei lavoratori, il rampantismo, l'edonismo, la musica che si trasformava in video, lo spettro della guerra fredda, l'utilizzazione dell'Aids per terrorizzare e reprimere la libertà sessuale, spingendo la gente verso la coppia chiusa con fidanzamenti e matrimoni. Insomma erano degli anni orrendi. Mentre sul finire degli anni 80 e inizio anni 90 si svegliava qualcosa, finivano quei gruppi tutti pop e look perfettini, cresceva il grunge, nasceva il fenomeno riot grrrl, si espandeva il rap, dilagava la musica crossover di vari generi, con gruppi anche di successo come Jane's Addiction o  Red Hot Chili Peppers o i grandissimi Faith No More.
I ragazzi per strada riprendevano a contestare le ingiustizie, c'era una vitalità come non si vedeva da anni, anche se poi negli anni successivi ai 90 è svanita.
Sono stati grandi anni i 90, forse gli ultimi, non fatevi incantare dalle scemenze di comodo che vi raccontano.

Faith No More - 2016