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giovedì 25 maggio 2017

365 - PROVA COSTUME

Il fatto che mi fa capire siamo in primavera avanzata è lo stuolo di culoni, che a tutte le ore, camminano o corrono come forsennati sull'argine. Quest'inverno si sono mangiati anche il cellophane delle paste del mulino bianco, ma adesso con qualche camminata o corsa pensano di dimagrire in poche settimane e presentarsi col costume in spiaggia con fisici da fotomodelli.
Conoscevo pure una di 90 kg che pensava di dimagrire continuando a mangiare dolciumi e senza muoversi, perché beveva molta acqua Vitasnella, così è diventata più di un quintale.


364 - CRIMINALI

Stavo leggendo le notizie di cronaca locale, mi colpisce il fatto che nel 2017 ci siano ancora provvedimenti d'altri tempi, a gente beccata in flagranza di reato viene disposto che per un anno o più non possano risiedere in quel comune.
Fa ridere. Vanno ad abitare in un comune limitrofo e continuano indisturbati la loro attività.
Le leggi sono rimaste ai tempi in cui ci si spostava a cavallo e non avevano ancora inventato il telefono.
O sono una voluta presa per il culo, in modo che la piccola criminalità continui a dar fastidio alla gente comune che così concentra la sua attenzione su quel problema e la distoglie dalle grandi ruberie di politici e imprenditori, poi richiede più controlli e più presenza dello Stato, voterà per i partiti più a destra, ecc... così i suddetti ladroni al potere acquisiranno sempre più potere.


martedì 23 maggio 2017

363 - ATEISMO PER LA PACE

Quando i gesti dei terroristi non terrorizzeranno più nessuno diverrà inutile terrorizzare. Lo scopo è sempre quello di spaventare la gente per farle percepire il prossimo come una minaccia, spingendola a richiedere uno stato di polizia con più controlli e a votare per partiti che vogliono questo.
Oppure a fare come quei fessacchiotti che non sono mai stati religiosi, ma che davanti ai terrorismi di matrice religiosa islamica si aggrappano alle proprie radici cattoliche, per difendere la propria identità, quando magari fino a pochi mesi prima pensavano solo ad ascoltare rock a palla, a sballarsi e a trombare. Infatti sarebbero quelle le vere radici culturali da difendere, ossia la libertà da ogni imposizione religiosa e tutte le conquiste che abbiamo ottenuto in quel senso negli ultimi secoli, che le religioni vorrebbero cancellare.
Quindi per annullare i gesti terroristici non mutate la vostra vita, ma siate se possibile più liberi di prima, anche per le vittime di quelle stragi, che non saranno morte invano se noi saremo ancora più atei e meno terrorizzati di prima, difendendo così le nostre conquiste civili. Io non sopporto il capitalismo di rapina, ma le (poche) libertà che abbiamo non le cambierei con le regole di società religiose o tribali. A me sembravano assurdi già da ragazzino quei tipi intrippati per le religioni orientali, ricordo uno che parlava bene dell'India e della religione induista divisa in caste. Leggo tutt'oggi degli avvenimenti orripilanti dovuti alla separazione induista della società in caste, ragazze fatte violentare su decisione degli anziani del villaggio, per aver frequentato uno di una casta non appropriata alla loro.
Fanculo le religioni con tutte le loro idiozie.
Se volete essere religiosi nascondetevi, come quando cagate, vergognatevi a esserlo in pubblico perché è una cosa vergognosa per l'intelligenza umana, da fare il più nascosti possibile.


martedì 9 maggio 2017

362 - Aldo Moro e la strategia della tensione

Una volta Aldo Moro andò in visita a una tribù di Watussi, incontrò il capo villaggio, gli tese la mano dicendogli: "Io sono Aldo Moro!" Il capo villaggio si arrabbiò, non gli diede la mano e gli rispose: "Io essere aldo e moro, du invece essere biggolo, biango e sdronzo!"
Quando rapirono Aldo Moro ero un ragazzino e ricordo nei bar raccontavano questa barzellettaccia, non gliene importava molto, anzi qualcuno diceva: "Speriamo ammazzino tutti i politici".
Poi quando è morto hanno fatto uno sciopero a scuola, alcuni sono andati in classe ugualmente, perché non lo ritenevano un motivo per scioperare.
A me non piaceva Aldo Moro, però aderii allo sciopero, aderivo a qualsiasi sciopero possibile per evitare la scuola per un giorno ma soprattutto aderii perché percepivo che era stato un atto stupido,crudele,criminale e dannoso. Della vicenda mi è rimasto impresso un particolare che avevo letto sul giornale: avevano trovato della sabbia nei risvolti dei suoi pantaloni, e la famiglia aveva detto che era andato a giocare in spiaggia una domenica d'inizio primavera con i figli, era per quello che aveva la sabbia nei risvolti. Anche a mio padre succedeva, quando andavamo a giocare al mare fuori stagione, nelle giornate dal clima mite, se ne accorgeva mia mamma quando poi gli stirava i pantaloni e usciva la sabbia dai risvolti. Quel particolare mi colpì, mi rese l'idea dell'uomo che c'era dietro il personaggio pubblico, un uomo che non poteva più tornare alla sua vita e dalla sua famiglia, e poiché mio padre era morto neanche un anno prima mi immedesimai molto nella situazione.
Come sentivo dire allora, da certi più grandi e svegli, se avessero voluto colpire lo Stato avrebbero rapito Andreotti o Cossiga, che avevano palesemente più potere di Moro ed erano antipatici a quasi tutti, quindi avrebbe avuto maggior consenso popolare il loro atto terroristico. Diventava evidente anche in questo caso quello che si evidenziava in molti atti della strategia della tensione, che era diretta da una certa parte marcia dello Stato contro altre parti dello Stato o della popolazione scomode o poco in linea con i loro piani, manovrando con infiltrati tra i terroristi gli attentati, o intervenendo direttamente con i servizi segreti, al fine di far cadere la responsabilità su tutti coloro che contestavano, per fare impaurire la gente che così si chiudeva in casa e chiedeva più controllo dello Stato con leggi poliziesche. Pertanto psicologicamente la massa si allontanava dalla contestazione del sistema.
L'eroina girava in quel periodo a fiumi per le strade, con il proibizionismo delle sostanze stupefacenti lasciavano il mercato delle sostanze in mano alla mafia, alleata e socia dai tempi di Portella della Ginestra di quella certa parte dello Stato marcia, in tal modo potevano decidere che sostanza dare in quel preciso momento, se volevano fiaccare chi contestava arrivava l'eroina e sparivano le sostanze più leggere, ed è ancora oggi strutturato così il sistema delle sostanze, proibite ma in pratica reperibili.
Infine a rimbecillire la gente chiusa in casa arrivò la televisione commerciale, con il piduista ( tessera n.1816 ) Berlusconi soffocò le piccole tv libere e tramite assegni di cifre astronomiche o in bianco ai conduttori portò via i nomi di punta della Rai, facendo in questo modo dilagare una tv che imponeva i prodotti come mezzi con i quali esprimere la propria personalità, di consumatori. In seguito a ciò sono arrivati i loghi dell'abbigliamento in mostra, il macchinone magari usato e in debito; si diffuse il desiderio di mostrarsi benestanti, perciò diventò da allora poco onorevole, socialmente, protestare per i propri diritti.
Si è arrivati in questo modo al rincoglionimento totale attuale, con i lavoratori che sono tornati a essere sfruttati e sottopagati, in una guerra tra poveri per accaparrarsi un lavoro da schiavo sfruttato.
Bisogna ammettere che la strategia della tensione ha funzionato alla grande, ed è stata esportata, basta guardare gli attentati dell'Isis attuali o i meccanismi con cui innestano le guerre nelle nazioni non allineate politicamente ed economicamente con gli Usa e i loro servi della Nato. Ormai i meccanismi sono sempre quelli, ma una finta sinistra, consapevolmente o ingenuamente imbevuta dalla propaganda mediatica, ci casca ancora, vedi la Siria o adesso il Venezuela.
Si commemora l'anniversario di Aldo Moro oggi, domani sarà un altro anniversario e un'altra giornata dedicata a qualcosa.
Intanto quello che c'era dietro, con i mandanti, rimane.

P.S.
Se non l'avete mai visto guardatevi questo documentario Rai sull'eroina in quel periodo storico:
https://www.youtube.com/watch?v=kywmDZVjTnw




domenica 7 maggio 2017

361 - La rivoluzione degli antonellivenditti

Antonello Venditti, ero bambino alle elementari e lui cantava Roma Capoccia. Adesso io ho oltre mezzo secolo d'età e lui lo vedo ancora in giro, negli spazi dedicati nei programmi televisivi alla musica giovane, sempre uguale, neanche un capello bianco, stessi occhiali,  preciso identico ad allora, tranne la barba che non la tiene più lunga come e sembra persino più giovane.
Allora mi immagino un pianeta in cui siamo tutti antonellivenditti.
Trovi uno che non vedevi da trenta o quarant'anni ed è identico, il tempo non esiste più. Così la ragazza che ti piaceva a vent'anni la ritrovi settantenne sempre uguale, magari questa volta funziona, si ha una seconda possibilità, che non sfugge.
La vita diventando eterna dà il tempo di rimediare agli sbagli.
Non ha più senso il detto che bisognerebbe vivere due volte, una per imparare e l'altra per vivere consapevolmente, perché si vive una volta sola da antonellivenditti, per sempre.
Non esistono più malattie o paure degli invecchiamenti.
Si possono fumare tutte le sigarette che si desidera o scolare ogni bottiglia di liquore che capita a tiro, senza conseguenze fisiche.
Non ci sono più guerre o attentati, perché sono diventati inutili, tempo perso, gli antonellivenditti non muoiono mai.
Se un terrorista tira una bomba a un antonellovenditti non succede niente, lui sorride beffardo al terrorista, si sistema con calma gli occhiali a goccia antinebbia spostati dalla deflagrazione dell'ordigno e inizia a cantargli "Bomba o non bomba", così il terrorista scappa disperato e piangente, rendendosi conto di essere diventato un essere inutile, così anche i suoi mandanti al potere si sentono inutili, svaniscono tutti i loro piani, tutto crolla davanti all'immortale immutabilità di una popolazione di antonellivenditti.
Perciò la vera rivoluzione per ogni essere umano è essere come Antonello Venditti, cominciamo tutti a procurarci un paio di occhiali fatti a goccia con le lenti giallastre, forse è quello il segreto dell'immortalità.