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domenica 31 luglio 2016

321 - RASSEGNATI AL PEGGIO

Quando critichi qualcosa per la maggioranza ottusa vuol dire che sei invidioso, non concepiscono che a uno possa fregargliene un cazzo e che la pensi in maniera diversa.
Per loro tutti devono essere uguali, dei mentecatti che vendono ogni dignità per possedere gli oggetti fatti desiderare dalle pubblicità; non arrivano a capire che c'è gente che la pensa diversamente.


martedì 26 luglio 2016

320 - APPELLO AI POETI

Poeti
invece di scrivere nuove poesie
per combattere i problemi
e che non cambieranno niente
si potrebbe risolvere qualcosa
detenendo un potere economico,
inventiamoci metodi per fare i soldi,
perché le poesie non smuovono nessuno
mentre i soldi smuovono tutto.
Inoltre oggigiorno
la maggioranza della gente
più delle parole di un poeta
ascolta le parole di un ricco.

Poi un poeta
se non è un fasullo, ce ne sono,
avrà una sensibilità diversa
nell'indirizzare l'economia
avendo in mano lui i soldi,
potrebbe evitare di finanziare
lo sfruttamento dei lavoratori
la distruzione dell'ambiente
le torture sugli animali
come gli speculatori invece fanno
essendo interessati
solo dall'avere maggiori profitti.

La poesia vera
è togliere i soldi
agli imbecilli.







lunedì 25 luglio 2016

319 - UN PROBLEMA

Ho un grave problema quando sento che sono avvenute delle stragi, percepisco sospiri di sollievo tra le parole dette quando gli attentatori sono bianchi, magari cattolici integralisti.
Sono tranquillizzati dal fatto che non c'è dietro l'uomo nero, lo spauracchio, il bau bau mediatico, il diverso da noi. Mentre, al contrario, quando c'è un attentatore anche lontanamente classificabile come diverso da noi ecco che si cerca di enfatizzare l'evento per creare clamore mediatico, con ascolti più alti e con sapienti opinionisti tirati fuori per l'occasione pronti a pontificare per ore sui pochi dati incerti a disposizione.
Magari il giorno prima è successo un attentato più grave in cui sono morte molte più persone, ma sono finite subito nel dimenticatoio, avendo avuto la sfortuna mediatica di non essere bianchi occidentali cattolici.
Il caso Regeni lo conosciamo, ma non sento nessuna vera indignazione per i molti ragazzi egiziani che hanno fatto la stessa orribile fine.
Il problema alla base è non considerare tutti semplicemente come esseri umani.
Esseri umani che possono essere persone piacevoli o spiacevoli, che ti aiutano o ti ammazzano, che ti amano o ti violentano, intelligenti o deficienti, ricchi o poveri, di qualunque orientamento sessuale, o religioso. Che vanno aiutati quando sono in difficoltà e presi a calci quando ti aggrediscono.
Ma sempre e comunque esseri umani, se ci si scorda questo si diventa degli imbecilli influenzabili da chi ne approfitta per trarne dei vantaggi.
Anche il pietismo per cui sono tutti buoni e innocenti i diversi da noi è una cretinata, l'altra faccia della stessa merdaglia mentale, che non ci fa considerare tutti come esseri umani, a prescindere.
Allora per esempio si capirebbe che è un crimine farli arrivare qui su imbarcazioni pericolanti, ma si devono organizzare dei viaggi regolari per tutti, non solo per chi se lo può permettere perché ha i soldi, abbattendo le frontiere. Sono conscio che è un'utopia al momento, però se almeno non si andasse a depredarli delle loro ricchezze e a organizzare guerre funzionali agli interessi occidentali appoggiando i più fanatici, ecco che la situazione già migliorerebbe di molto.



318 - LEGALIZZAZIONI

Sono favorevole alla legalizzazione di tutte le sostanze stupefacenti, anche di quelle "pesanti".
Specifico per i malpensanti che non prendo niente, neppure fumo.
Non è un ragionamento viziato da qualche abitudine personale, è solo la cosa più logica da fare per limitare i danni, togliere i guadagni alla criminalità organizzata e far perdere alle varie sostanze il fascino del proibito.

lunedì 18 luglio 2016

317 - La realtà e gli stereotipi da salotto

Mi fanno vomitare le varie analisi politiche basate sugli stereotipi da salotto.
Il "prima non eravamo così" non ha nessun riscontro, c'era solo una recita per nascondere l'istintività più becera, ma dietro la maschera erano anche allora uguali, perché ricordo quando ero bambino e non c'erano gli immigrati odiavano i meridionali (alcuni tuttora), prima che nascessi mi raccontavano i miei che c'era il campanilismo, si odiavano e menavano tra abitanti di paesini vicini. Lo esplicitavano meno perché c'erano le due scuole di pensiero indotto che li tenevano a bada, la chiesa/DC e il partito comunista, sorvegliavano i comportamenti e davano una direzione da seguire ai seguaci. Ma col crollo dei partiti e dell'appartenenza religiosa è sparita quell'inibizione, ipocrita ma socialmente utile, che nascondeva il vero schifoso animo di molti.
Aggiungiamoci il crollo delle sicurezze sociali indotto dal capitalismo finanziario basato sulla speculazione, per cui uno teme di perdere il proprio lavoro perché l'immigrato gli fa una concorrenza al ribasso, allora se la prende con l'immigrato e non con chi organizza questa gara al ribasso, aizzato in questo senso anche da certa politica e propaganda mediatica utile allo scopo, mentre i veri beneficiari della guerra tra poveri si arricchiscono, basta guardare al concentrarsi delle ricchezze sempre più in una cerchia ristretta, con l'impoverimento delle altre fasce sociali.
Perciò anche i discorsi che additano i comportamenti attuali che sento fare dagli esperti e dai preti rimangono belle e condivisibili parole, utopiche e innocue al sistema, finché non si attacca il capitalismo finanziario e lo sfruttamento dei lavoratori.
Perché anche con tutta la cultura del mondo, se non trovi un lavoro fai la fame e se per trovarne uno devi lavorare per uno stipendio da miseria e senza diritti, altrimenti un altro disperato straniero se lo prende lui il posto, non se ne esce.


sabato 9 luglio 2016

316 - TIFOSERIE

Dirò una cosa impopolare e antipatica, ma non sopporto i cervelli all'ammasso.
Nel caso del povero ragazzo nigeriano morto a Fermo così come è succeso in altri casi si formano dele tifoserie politiche, e i fatti non contano più niente.
In questo caso la verità deve essere per forza quella detta dalla sua ragazza, anche se viene smentita dai rilievi della scientiifica e da tutti gli altri testimoni.
Dicono che l'agggressore era fascista, per cui ha torto a prescindere, è qui posso anche essere d'accordo in quanto che mi conosce un minimo sa quanto odi i fascisti (vecchi, nuovi o 3.0 che siano) ma al punto di cancellare la logica dei fatti e l'obiettività non sono d''accordo. Tra l'altro come testimonia il sindaco del paese che lo conosceva fino a qualche anno fa si definiva comunista l'imputato, in pratica era solo una persona ignorante e confusa. (vedi qui: linkiesta.article
I testimoni che non dicono la verità stabilita da chi non c'era a prescindere dai fatti vengono minacciati (vedi qui: cronachefermane. ) .
Non sopporto questo meccanismo mentale di massa, è quello del linciaggio, delle tifoserie, della scemenza che regna sovrana in questa sciagurata nazione.
Sicuramente alla base del delitto c'è il clima di razzismo alimentato dai politici opportunisti per ottenere consensi elettorali  e dai giornalisti furbastri per amplificare i pericoli facendo più audience con i loro nauseanti programmi.
Preoccupiamoci di smantellare questo clima razzista invece di blaterare su fatti che non conosciamo, lasciamo che facciano luce sugli avvenimenti coloro che sono pagati e hanno i mezzi per farlo, ascoltando tutti i testimoni e facendo i rilievi opportuni. Invece ho letto commenti contro una testimone: "..troia.." "...puttana..." o persino assurdi "...poteva farsi i cazzi suoi...".
Io so solo che ci sono versioni contrastanti, non posso sapere la verità non essendo stato presente agli avvenimenti, perciò mi pare stupido il comportamento di chi ne sa quanto me ma si mette a tifare per questo o quello, diventando loro degli ultras della presunta verità.