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lunedì 2 aprile 2018

383 - POLITICA E SOCIAL NETWORK

Ieri sera ho mangiato tardi, ho scanalato un po' la tv e becco Giletti bilama, il ben rasato playboy delle cateterizzate, il giornalista più sovversivo di rai1 che ora è su la7. Trasmette un'intervista a Chiambretti il quale afferma che Salvini è il politico europeo con più followers su facebook, subito dopo la Merkel, quindi allude al fatto che ha un seguito pazzesco, è un politico di successo e seghe mentali varie connesse.
Guardo e la Merkel su fb ha 2,5 milioni di like sulla sua pagina ufficiale, Salvini 2,1 milioni. A parte che il commento più adatto sarebbe quello del grande capo indiano Estiqaatsi, ma poi che ragionamento può essere quello che prende per veri dati manipolabili, per di più quelli di un social network basato sull'intrattenimento? Ma anche usando un solo neurone vi sembra che Salvini finora possa avere veramente un'importanza europea e mondiale, seconda solo alla Merkel?
I mi piace alle pagine fb si comprano a pacchi, anche per poco, io non li ho mai comprati, infatti le mie pagine sono sempre ferme, crescono lentamente, mentre vedo altre con nel giro di qualche settimana crescono di 30 o 40 mila persone che le seguono, e hanno lo stesso numero di utenti attivi sotto i post delle mie, o anche meno.
Basta avere qualcuno dietro che paga, e Salvini può avere solo una persona ben identificabile, il cui cognome inizia per B e fa rima con coglioni; coglioni come quelli che ci credono ai dati gonfiati appositamente o al fatto che adesso la lega è un partito diverso o alle finte liti fatte per rendere credibile tutto il teatrino.
Perché, se volete sapere come la penso, per me il PD renziano, la lega salviniana, Forza Italia e il M5s sono tutti attori di un teatrino il cui burattinaio è sempre lo stesso, i fili portano tutti ad Arcore e alla P2.
Non a caso anche il nuovo Di Maio prima di assumere incarichi è andato a baciare l'ampolla di San Gennaro e a Washington, per rassicurare i veri padroni della colonia Italia, che ci comandano dal dopoguerra in triumvirato insieme alla principale azienda italiana, che non è la Fiat o la Ferrero o Luxottica, ma è la criminalità organizzata, per gli amici mafia.
Però è brutto anche solo pensarlo, è deprimente, meglio illuderci di essere una libera democrazia, allora ripetiamoci che però siamo liberi, fino ad autoipnotizzarci.
Crediamo che questi ragionamenti siano teorie assurde, immaginarie, complottiste, di gente disperata e delusa dalla vita che si sfoga inventando complotti inesistenti.
Facciamo così finta che non ci siano mai state le stragi di stato, con i depistaggi piduisti e con i processi che dopo decenni non hanno ancora fatto chiarezza sui fatti.
Accontentiamoci che siamo liberi di crederci liberi.