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mercoledì 11 giugno 2014

245 - Percorsi di vita

Sono percorsi imposti, che scegli o ti spingono a scegliere, anche se fai quello che vuoi a volte non è tuo quello che vuoi, è indotto da comportamenti omologati a stereotipi anche alternativi, se non ti adegui all'opzione A hai l'opzione B, se non sei uno regolare che aspira a scuola-lavoro-carriera-matrimonio-figli-pensione-tomba hai l'alternativa di sballarti, bere, vedere certi film, ascoltare certa musica, leggere certi libri, entrando in altre nicchie di mercato.
Noi scompariamo fuori da questi schemi che ci danno per entrare nei vari gruppi, senza aderire a stereotipi non esistiamo per gli altri.
Devi adattarti alla condizione preconfezionata che più si avvicina a quello che senti di essere.
Usiamo etichettarci per rassicurare il prossimo e socializzare con chi è in sintonia con quella determinata lunghezza d'onda, ma le trasmissioni, gli input, quello a cui ci adeguiamo non viene da noi, ma è predeterminato da altri.
In realtà siamo sfumature, nessuno è uguale a un altro, anche due simili, una coppia, le due metà della mela che si adattano perfettamente, stanno vivendo una situazione di compromesso, il collante è l'attrazione, e alla lunga stando insieme si diventa simili, ma se all'inizio non c'era questa attrazione saremmo stati diversi, più noi stessi.
Perciò il rapporto con gli altri è basato sull'abbandono di sé stessi, per un accettabile compromesso, ma evitiamo di deviare ulteriormente dal nostro percorso per aderire ai metodi di etichettatura imposti dalla società.