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giovedì 28 dicembre 2017

378 - VEKKIMINKIA

Dice il dizionario on-line:
bimbominkia
bim·bo·mìn·kia/
sostantivo maschile
Nel gergo giovanile, utente web che si comporta in modo stupido e infantile, intervenendo continuamente nelle discussioni e mostrandosi fastidioso o irriguardoso verso gli altri; anche, adolescente che basa il suo stile di vita sull'adesione a mode convenzionali (scrivere messaggi pieni di emoticon e abbreviazioni, essere fan del gruppo musicale del momento, ecc.).

Però ora c'è una nuova categoria, i vekkiminkia, gente in età avanzata che ha scoperto il web ed è capitata sui social.
Si comportano in modo stupido e infantile, imitando i bimbiminkia, ma aggravando ciò con i difetti tipici della senilità e con la sensazione di nuova frontiera liberatoria delle loro repressioni, che trovano nel web.
Perciò intervengono a sproposito nelle discussioni degli altri, non avendo nemmeno capito di cosa si sta parlando, prendendosi confidenza con gente che nemmeno conoscono o hanno nelle amicizie. Usano il turpiloquio per sentirsi attuali, ispirandosi in ciò a personaggi televisivi che hanno sdoganato tale comportamento presso il pubblico della terza età, come Mara Maionchi o Vittorio Sgarbi. Si immaginano pertanto che condendo ogni loro discorso con vaffanculi e cazzi a vanvera saranno apprezzati dai più giovani. Al contempo credono pure di essere attraenti sessualmente, perciò si assiste a persone anziane che inondano di commenti con complimenti e messaggi i profili social di ragazze e ragazzi, con i quali si vorrebbero accoppiare, ma che hanno l'età dei loro nipoti.
Le nonne vorrebbero anche loro il toy boy come la vip che ammirano; i nonni vorrebbero tante ventenni disponibili con cui fare sesso a lungo, grazie al viagra o alla pompetta idraulica.
Un giorno ho trovato uno che conoscevo con un suo amico, hanno entrambi abbondantemente passato i 70 anni, uno aveva i capelli lunghi tinti di un nero improbabile e l'orecchino, l'altro si era rasato a zero per non far vedere i capelli bianchi, ma col freddo la pelata era arrossata così sembrava avesse in testa il culo della mortadella. Indossavano giacche a vento di tendenza e di marca, jeans e scarponcini Timberland. Quello che conosco mi ha salutato e offerto da bere al bar, mentre eravamo lì a bere si sono messi a parlare tra di loro, per vantarsi, delle loro conquiste, ragazze dell'est europa che vanno fin là a trovarle, ne hanno più di una, poi cambiano, tutte ventenni,  28 anni aveva la più vecchia che nominavano.
Ho chiesto perché frequentavano quelle così giovani, mi ha risposto che le donne dopo i trent'anni gli fanno schifo, diventano noiose e brutte, con la pelle piena di pieghe. L'altro mi ha detto, con fare da esperto, che quelle giovani ti fanno morire dal godimento, mentre poi con gli anni diventano delle imbalsamate ed è come trombare con una mummia. Ho cercato di obiettare che per me dicevano delle gran stronzate, che ce ne sono di età più avanzata di bellissime e affascinanti, ma era come parlare con il muro, perciò mi sono stancato e sono andato via, a respirare aria fresca.
Era evidente che credevano di piacere alle ventenni perché sono simpatici e attraenti, non perché si fanno prelevare tutti i soldi che hanno; cercano di vivere da vecchi una gioventù che non hanno vissuto perché si sono sposati giovani o avevano meno soldi. Uno si è mangiato tutti i soldi che aveva messo da parte in una vita di lavoro, è un andare a puttane costosissimo per il fatto che sembra a chi lo pratica un fidanzamento. 
Però poi ho pensato che in fondo, contenti loro e contente per motivi economici pure quelle che vanno con loro, che si arrangino.
Mentre sono, come dicevo, molto più fastidiosi quelli che sui social stalkerizzano e spammano di commenti da vekkiminkia gli altri utenti.


Immagine tratta da Google immagini