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domenica 10 settembre 2017

372 - TERRORISMI E PSICOSI

Leggo spesso persone, anche giovani, che cadono nel trappolone dei terroristi spaventapasseri e dell'immigrazione incontrollata, dicendo che dobbiamo ancorarci alla nostra fede e alle nostre tradizioni per non perdere la nostra identità in questi tempi moderni, se invece accogliamo gli stranieri finiamo per fare il gioco delle multinazionali e degli speculatori, che vogliono creare una massa di consumatori senza personalità, più malleabili e facili da sfruttare.
Perciò secondo questi pensatori pavloviani uno dovrebbe seguire i precetti della fede cattolica degli avi e le tradizioni, anche le più assurde, per trovare la propria identità.
Ma se a me quell'identità fa schifo quanto quella proposta dal consumismo edonistico delle multinazionali non troverei me stesso, ma troverei un replicante di quanto hanno fatto gli altri e da cui mi differenzio dall'età della ragione, perché sono differente da mio padre a da mia madre, la penso in maniera diversa su molti punti e siamo comunque in un altro periodo storico. Per me bisogna discernere e trovare una propria strada, senza seguire nessuno se non il proprio percorso personale, cercando di dare un senso al disegno che si sta tratteggiando con la vita.
Io sono cresciuto leggendo libri di pirati, fumetti, riviste porno e ascoltando musica jazz o rock, quindi ho già in partenza un retroterra completamente diverso dal tradizionalismo cattolico, ma anche da quello islamico e di qualsiasi altra religione, sono cresciuto diversamente pure dai miei genitori.
Poi sono cresciuto nel periodo storico delle grandi contestazioni e con un orientamento già in partenza socialista. Pertanto se seguissi le tradizioni cattoliche non seguirei me stesso, ma fuggirei spaventato dagli attentati islamici nella direzione opposta a ciò che sono, ed è quello che vorrebbe proprio chi organizza i suddetti eventi per alimentare le psicosi di massa, nel caso ci sia una regia dietro e non siano cani sciolti.
Se non ti fai terrorizzare dai terroristi diventa inutile il loro terrore.
Che poi quello che fa cascare tutto è una semplice osservazione, questi che predicano un ritorno alle tradizioni e al cattolicesimo più tradizionalista, per i quali era meglio Ratzinger che Bergoglio, guardandoli vedi che loro stessi non sono coerenti con quanto affermano, anche solo esteticamente, si  adeguano alle tendenze del momento, non seguono le tradizioni come dicono.
Hanno tatuaggi, piercing ed orecchini che i loro padri non avevano, si mettono magliette, felpe e jeans che non appartengono alla tradizione della loro famiglia, dovrebbero invece mettersi il vestito completo come loro nonno, con il cappello, andare all'osteria a giocare a briscola e a bere vino italiano sfuso.
Uno dei punti di riferimento di questi personaggi è Salvini, ma pure lui non lo vedo rispettoso delle tradizioni, con orecchino, felpe, magliette, è divorziato, ecc. Non rispetta la tradizione cattolica più ortodossa che dice bisogna seguire. Così come un altro che predica il tradizionalismo, Mario Adinolfi, è un giocatore di poker, divorziato e si è risposato a Las Vegas.
Ricordo un periodo in cui c'era da approvare una legge per facilitare il divorzio e i leader del centrodestra di allora la ostacolavano, si dichiaravano contrari al divorzio, però se si guardava alla loro vita privata, tutti (Berlusconi, Bossi, Fini,  Casini) erano divorziati.
Se a quelli che seguono questi personaggi non sorge il sospetto che stiano recitando una parte per interesse politico ed economico personale, prendendo per i fondelli chi crede in loro, se li meritano.
Il problema è che poi se li ritrovano a governare la loro vita anche quelli che non li seguono e li detestano; essendo in democrazia è la maggioranza che decide, ma se la maggioranza è ignorante e influenzabile dai media diventa una dittatura di chi riesce a guidare questo gregge umano.