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giovedì 20 febbraio 2014

224 - Nati per essere schiavi

Quello che in Italia ci frega è la retorica del lavoro, viene visto come un sacrificio che devi fare per essere una persona accettata, rispettabile.
La prima cosa che ti chiedono in genere dopo nome ed età è che lavoro fai?
Sei il lavoro, per cui devi subire di tutto per averne uno, dimenticando i tuoi diritti.
E' un'impostazione culturale da schiavi che abbiamo, se non trovi un lavoro che ti piace devi adattarti e il sussidio per chi non ha un lavoro è visto come una blasfemia qui da noi, perché dopo non essendoci più questa estrema necessità di adattarsi a qualsiasi angheria crolla il sistema; in molte altre nazioni c'è ma qui da noi dubito ci sarà mai.
Siamo nati per essere servi, senza diritti, così devi chiedere favori ai più potenti per tutto, per un lavoro, per una visita specialistica urgente, per fare qualsiasi cosa devi piegarti ai voleri di chi comanda, mentre dovrebbe essere il contrario, chi è ai posti di comando avrebbe il dovere di rappresentare la popolazione.
Anche nella politica si cerca sempre un padrone, l'uomo forte, il dittatore, perciò qualsiasi partito è sotto un unico capo, e se non c'è non lo votano, devono riconoscersi in un leader; è una mentalità da servi consenzienti che anelano a essere comandati, non da persone evolute consapevoli dei propri diritti.