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mercoledì 18 luglio 2012

77 - Tutti poeti

Il problema non è il fatto che scrivono tutti, anzi la vedo come una cosa bellissima, dà la possibilità a chiunque di esprimersi e di far conoscere i suoi pensieri, il problema è che bisogna essere molto critici e non considerare quelli che sono semplici sfoghi o peggio tentativi di imitare qualche poeta,.
Invece lo spirito critico è sparito, la maggioranza non ha gusti, segue da decenni solo scelte indotte, perciò non sa distinguere lo sterco dalla cioccolata..
Anche i cosiddetti alternativi hanno dei santi imposti intoccabili, se critico un poeta francese maledetto o uno scrittore beat famoso vengo guardato male, oppure se dico che "Un giudice" di De André per me è una stronzata o che Gaber è sopravvalutato ed è quello che cantava la torpedo blu e votava la moglie di Forza Italia non si può dire, sono ritenute bestemmie, ma se aggiungo che hanno fatto anche cose importanti che mi piacciono si calmano un po', e perché?
Perché hanno quasi tutti paura di mettere in discussione il loro mondo di piccole certezze, i loro santini alternativi accettati acriticamente, poi in confidenza qualcuno dice che palle però quel libro o quel cantante, ma ufficialmente non lo dice.
Un esempio di sclerotizzazione dei gusti è su facebook nei gruppi di poesia, in cui gli pseudopoeti spesso sono arroganti, presuntuosi, pieni di cattiveria, senti dai discorsi che sono di destra spesso estrema e vorrebbero passare per persone sensibili, magari c'è qualcuna veramente brava e innovativa ed ecco che loro si coalizzano cacciandola dal gruppo, che così diventa un gruppo di conformisti dementi, ridicoli, patetici.
Pensate solo con la vostra testa, non fateci defecare dentro da nessuno.