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lunedì 20 aprile 2015

299 - La tribù dei NOI e la tribù dei LORO

Ennesima strage di immigrati clandestini, qualche ora o qualche giorno per dimenticarli e saremo pronti per la prossima.
Riparati dagli schermi tra le nostre piccole sicurezze vediamo un turbinio di: immagini, parole, commenti razzisti, commenti dementi, commenti pietisti, politici col viso contrito che colgono l'occasione per farsi pubblicità, altri politici dispiaciuti cercano le frasi più assennate, giornalisti che fanno il loro lavoro, ...
Gli spettatori a un certo punto cambiano canale, si stancano, c'è di meglio da vedere.
Il problema rimane, come una gigantesca pietra, inamovibile.
Non si sa come fare e si pensa ad altro, e comunque sono dei LORO, mentre noi siamo della tribù dei NOI , loro sono diversi, vengono da un altrove ed è un altro mondo che non sentiamo nostro, se morissero centinaia di nostri simili saremmo più turbati, sarebbero della nostra tribù, ma visto che non è così il fatto ci tocca poco o niente.
Ci proteggiamo con sistemi di allarme, porte blindate, serrature a doppia mandata, catenacci, forze dell'ordine,...e  basta non passare per i quartieri peggiori nelle ore peggiori, basta rintanarsi nelle zone più nostre e non verremo a contatto nella nostra vita privata con la tribù dei loro.
Ma al di là del mare altri disperati vogliono partecipare ala roulette russa dell'immigrazione clandestina e sono pronti per il prossimo giro della morte.
La cosa da fare più giusta e logica sarebbe abbattere ogni frontiera, che ognuno sia libero di andare e venire dove vuole.
Però i recinti che ci siamo creati non lo permettono, sono recinti che abbiamo nelle menti di benestanti occidentali, cresciuti in un benessere che ci ha nutriti trasformando in denaro e buoni spesa il sangue degli sfruttati del terzo mondo, trattandoli per secoli come bestie da massacrare per nutrire il nostro egoismo consumatore
Basterebbe almeno rispettare i diritti umani, visto che vengono attratti qui per essere sfruttati da coloro che approfittano di questo caos per far soldi sui disperati, dai servizi di accoglienza fino al lavoro nero o sottopagato, tramite il quale viene creata una guerra tra i poveri nazionali e quelli stranieri, grazie alla quale chi sta sopra nella scala sociale si arricchisce ancora più di prima, pagando sempre meno i lavoratori e sfruttandoli come degli schiavi.
Inoltre lasciando gli immigrati allo sbando, sottopagati e senza diritti/doveri, si crea una situazione di confusione e di pericolo percepito, che permette a chi comanda di far credere che risolverà il problema dell'immigrazione ad ogni elezione, aiutati in ciò dai mass media controllati o compiacenti. Così la gente chiusa in casa, confusa e impaurita, vota i propri carnefici.
Mentre ogni immigrato che ce la fa con le traversate clandestine diventa un incentivo per partecipare alla roulette russa per gli altri rimasti.
Ragionando con le menti chiuse e dentro le regole che ci legano a questa civiltà perlomeno bisogna non permettere a nessuno di venire clandestinamente, ma riportarli immediatamente tutti indietro e poi tramite le ambasciate dare il permesso di venire regolarmente con un regolare volo di linea a quei profughi che ne hanno il diritto.
Ma soprattutto bisogna pacificare i territori da cui provengono e colpire chi invece ruba le loro risorse.
Però chi ruba le risorse sono le multinazionali che guidano la politica occidentale, i politici non andranno mai contro gli interessi dei propri sponsor.